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Patrizio Falcone ucciso dal vicino di casa, il figlio Francesco realizza il suo sogno ed entra nell’Esercito

E’ una giornata importante quella di questo martedì per la famiglia Falcone, la famiglia di Patrizio, ucciso il 23 maggio del 2020 a 41 anni con una coltellata inflittagli da un vicino di casa. E’ una giornata che ricorderanno per sempre e che riporta un po’ di luce dopo tanta sofferenza, il figlio Francesco entra nell’Esercito italiano, realizzando così un sogno di suo padre.

Un momento che Patrizio Falcone, assassinato brutalmente a Napoli da Mauro Severino, condannato per il suo omicidio a 24 anni, sognava da anni. Francesco, il figlio, è da sempre impegnato nel volontariato e negli anni, oltre a seguire le lezioni a scuola, è stato volontario della Protezione civile. Oggi entra nell’Esercito italiano, un grande passo che aspettava da tempo e che entusiasmava moltissimo il padre, desideroso che il figlio intraprendesse una carriera militare.

Alla cerimonia del giuramento, a causa delle restrizioni ancora in corso per il Covid-19, parteciperanno solo la madre Anna Gaeta e le due nonne del ragazzo, Carmela e Lucia. Una giornata che, nonostante la gioia, sarà comunque dolorosa. L’assenza di un padre, di un marito, è soprattutto nei momenti importanti che si sente più forte. Una mancanza che lascia un vuoto nel cuore del figlio Francesco, della moglie Anna, della madre Carmela e dell’intera famiglia. Così oggi che il figlio di Patrizio inizia questo nuovo percorso della sua vita, una strada che avrebbe reso orgoglioso il suo papà, sarà difficile non pensare a lui.

Quello di oggi resta però un inizio importante. L’inizio di un percorso per un giovane ragazzo che ha deciso di intraprendere la carriera militare, che ha scelto di esaudire il sogno suo e del padre. Francesco Falcone, nonostante la tragedia che ha colpito la sua famiglia, non ha abbandonato la speranza in un mondo migliore, dove un padre di famiglia non debba più essere ucciso brutalmente da un vicino di casa, non ha smesso di impegnarsi nel volontariato, trasformando il dolore in forza e coraggio.

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