Il racconto inedito della camera subito dopo il Dopoguerra, dal contrabbando delle sigarette, alla nascita della Fratellanza napoletana e la guerra contro la Nuova Camorra Organizzata. Parla Luigi Giuliano, ex boss di Forcella, in uno dei sei volumi scatti dal giornalista Simone Di Meo.
“Nuova famiglia – la vera storia: Combattere o morire” è il titolo della collana il cui primo testo, edito da Stylo24 Edizione, sarà disponibile si Amazon e racconterà il conflitto del conflitto del boss di Forcella contro Raffaele Cutolo e Michele Zaza.
LEGGI ANCHE: LUIGI GIULIANO JR. ATTACCA MISSO: “E’ UN VIGLIACCO”
Un racconto inedito riguarda un piano messo in atto per rubare il famoso Tesoro di San Gennaro. “Avevamo stabilito di attaccare dalle fogne, proprio come nel film di Dino Risi con Nino Manfredi, Operazione San Gennaro. Era la nostra tecnica vincente: sapevamo che camere blindate e casseforti aggredite frontalmente cedono quasi mai. Puoi usare chili e chili di tritolo, ma restano intatte. Se, invece, le tagli da sotto con la fiamma ossidrica si aprono facilmente, proprio come una scatoletta di tonno. Questo succede perché i progettisti pensano anzitutto a rafforzare le pareti e la porta d’accesso di un caveau, quasi mai il pavimento. Abbiamo fatto rapine memorabili utilizzando questa strategia, ed eravamo sicuri di poterla applicare senza alcun rischio anche nella Cappella del tesoro di San Gennaro. L’unica difficoltà era solo quella di trovare una strada, nel sottosuolo, che ci consentisse di andare a colpo sicuro e di sbucare nel punto giusto. A questo pensò la nostra «talpa», un impiegato del servizio fognario che aveva l’ufficio in una sede distaccata del Comune di Napoli, in via Foria. Ci recuperò piantine e planimetrie della zona grazie alle quali, nel giro di qualche settimana, riuscimmo a trovare una strada percorribile e «garantita» per arrivare al cospetto del Santo”.