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Omicidio Giovanni Guarino, parlano i due minori fermati: “Noi vittima di una rapina, non abbiamo fatto nulla”

I due ragazzi di 15 anni fermati per l’omicidio di Giovanni Guarino, hanno deciso di parlare. Negano ogni responsabilita’ e anzi dicono di essere stati vittima di una rapina, a seguito della quale si sarebbe verificata una rissa che avrebbe coinvolto numerose persone. Sostengono, inoltre, di non avere mai girato armati di coltello.

Hanno parlato – assistiti dal loro legale, l’avvocato Mauro Porcelli – durante l’udienza di convalida dinanzi al Gip presso il tribunale per i minorenni di Napoli che si e’ svolta questo mercoledì. Stando a cio’ che si apprende, i due minori di Torre Annunziata hanno affermato di essere estranei ai fatti che gli vengono contestati e per i quali sono oggi al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei di Napoli, specificando che nessuno dei due ha mai portato in giro un coltello e che nessuno dei due ha aggredito altri soggetti con un’arma o altro.

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I due ragazzi avrebbero fornito al gip la loro ricostruzione dei fatti, descrivendo di essere stati vittima di una rapina per portare via un orologio di valore e una collana d’oro, parlando di quella che avrebbero definito ”l’imponente rissa” che li avrebbe visti coinvolti e che avrebbe coinvolto un numero elevato di ragazzi presenti sul luogo dove si e’ poi verificato l’accoltellamento mortale di Guarino. I due hanno anche raccontato di essere stati malmenati.

La nota dei legali dei due minorenni fermati per l’omicidio di Giovanni Guarino

I legali dei due minori hanno spiegato: ”La difesa ora svolgera’ ogni indagine necessaria ed ha gia’ sollecitato la Procura affinche’ proceda nelle indagini, effettuando rilievi a tappetto, al fine di chiarire la dinamica dei fatti e di accertare le reali responsabilita’. Nel caso in questione, non sono emerse testimonianze oculari utili alle indagini. Una delle due vittime ha dichiarato di non essere in grado di descrivere la persona che aveva in mano il coltello e che si e’ reso autore del suo ferimento e dell’uccisione del giovane Guarino, ma escludendo che tra gli autori dei ferimenti ci fosse uno dei due indagati. Un altro soggetto ascoltato, pure presente sul luogo dei fatti, nonche’ amico delle vittime, ha invece affermato di non aver visto nulla di rilevante e di non essere in grado di descrivere l’autore-gli autori del fatto. Un terzo soggetto ascoltato ha infine fornito una versione contraddittoria e del tutto inattendibile. Va rilevato inoltre che sul luogo non ci sono telecamere ne’ sono emerse riprese utili, ad eccezione di una che, tuttavia, si limita a dare atto – all’orario attenzionato – della presenza di un folto numero di ragazzi intenti ad allontanarsi frettolosamente”. ”Questa – prosegue una nota diramata dalla difesa dei due minorenni di Torre Annunziata – e’ una fase delicatissima, in cui occorre raccogliere ogni elemento oggettivo, utile alla ricostruzione dei fatti e alla verifica della veridicita’ di quanto emerso. Occorre allo stesso tempo pero’ rispettare tutti i soggetti coinvolti a vario titolo e a tal riguardo, si preannuncia che non saranno tollerate offese e qualunque forma di diffamazione rivolte sia personalmente sia a mezzo social all’indirizzo dei due minorenni indagati e alle loro famiglie, in merito alle quali si preannuncia fin d’ora immediata segnalazione all’autorita’ giudiziaria competente. Si confida nella giustizia affinche’ la verita’ venga portata a galla quanto prima”.

Autopsia sulla salma di Giovanni Guarino

Intanto l’autopsia sulla salma di Giovanni Guarino è stata fissata per venerdi’ 15 aprile alle 16:30. Si terra presso l’obitorio dell’ospedale di Castellammare di StabiaL’esame, che si terra’ per rogatoria della Procura di Torre Annunziata (pm Alessandra Riccione), servira’ a stabilire quante ferite da arma da taglio sia state inferte al ragazzo e quali di queste abbiano interessato organi vitali.

redazione

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