Continuano ad aumentare le vittime civili in Ucraina. Sono tantissime le storie di vite spezzate che stanno arrivando da un paese martorizzato, ormai da tre settimane, dalla guerra. C’è la storia di un’intera famiglia sterminata da una bomba russa proprio mentre tentava di fuggire e lasciare il Paese.
Intera famiglia in fuga sterminata in Ucraina dalle bombe
Tatiana, 43 anni, uccisa con i figli di 18 e 9 anni, con il cane e con un giovane volontario che li stava a aiutando a scappare. Il marito è sopravvissuto a questo sterminino, al giornale statunitense ha raccontato per quale motivo lui non fosse con loro, era stato costretto a restare in Ucraina per la madre gravemente malata. Lo scatto, immortalato da Andriy Dubchak, mostra una realtà drammatica. I corpi coperti vicino a dei trolley, dei bagagli che rappresentavano la speranza della liberta.
“Tutto il mondo deve sapere cosa sta accadendo qui in Ucraina. Dovevamo fuggire giorni prima, ma mia suocera è malata di Alzheimer e la nostra casa era stata colpita dai bombardamenti, quindi ci eravamo dovuti rifugiare per giorni nello scantinato – spiega Serhiy Perebyinis – io non potevo partire con loro, mia madre si trova in Ucraina orientale ed è gravemente malata, non potevo lasciarla da sola. Le ho detto, prima che partissero: ‘Perdonami se non posso difendervi, devo prendermi cura di mia madre e questo significa che non posso proteggervi’. Lei mi ha risposto: ‘Non preoccuparti, ce la farò”.
Ma Tatiana assieme ai suoi figli è stata colpita dalle bombe a Irpin, alle porte di Kiev. Per loro purtroppo ad attenderli c’era un tragico destino e non un paese libero dai bombardamenti.