Le testimonianze che arrivano dall’Ucraina, quelle dei cittadini nelle città che da questa notte sono state colpite dalla Russia, sono di persone spaventate ma anche incredule dinanzi a quello che mai avrebbero immaginato di vedere. Testimonianze in rete, sui social, di chi sta vivendo quest’incubo in prima persona.
Tra le tante commuove il saluto di un soldato ai genitori. C’è chi parla di scenari che ricordano quelli dei film, ebbene sì perché le immagini di esplosioni, sirene che suonano e gente in fuga speravamo di vederle solo nello schermo. E invece è quanto sta accadendo da questa notte in Ucraina, da quando Putin ha ordinato l’invasione. A Chuguev, cittadina a circa 50 chilometri da Kharkiv, nella parte orientale dell’Ucraina, diverse case di civili sarebbero state danneggiate dai bombardamenti e ci sarebbero anche alcuni feriti.
Mentre dall’Italia vediamo le file di macchine di civili che si apprestano a lasciare le principali città ucraine, si parla di 5 milioni di profughi in arrivo, le testimonianze che arrivano dall’Ucraina sono terribili. Secondo la Cnn a Kiev le stazioni della metropolitana sono diventate bunker improvvisati. Testimoni in città hanno riferito all’emittente statunitense che le stazioni sono piene di persone che trasportano rifornimenti, organizzate in gruppi. A questo si aggiungono i racconti delle esplosioni. Del fumo è stato visto nella zona in cui si trovano unità militari, alla periferia Nord-Ovest di Kiev.
I reporter dei vari media internazionali parlano già di decine di morti e feriti tra le file dei militari: “Al momento ci sono perdite tra le fila dei militari, ci sono almeno 40 soldati uccisi e decine di feriti”. Questa la testimonianza di un giornalista ucraino: “Il presidente Zelensky si rivolge alla nazione circa ogni ora – aggiunge – Ha rassicurato che la banca nazionale ha le riserve necessarie di monete nazionale e ha chiamato alla mobilitazione tutti i cittadini”. “In questo momento ci sono le file ai supermercati – sottolinea – ma la situazione al non è da apocalisse, c’è tanta paura tra le persone”.
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Intanto su Twitter sono moltissime le testimonianze dei cittadini ucraini. C’è chi scrive: “Suonano le sirene, sembra di essere in un film”. Chi parla di file davanti alle banche, con bancomat presi d’assalto. E ancora il saluto di un soldato ucraino ai genitori, un video destinato a diventare il simbolo di questa guerra: “Ci hanno sparato con i missili, ma per fortuna siamo tutti vivi. Comunque… mamma, papà vi amo”.
Il video di un soldato ucraino che saluta i genitori
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