Stanotte a Napoli. Il nuovo articolo di Gennaro Calvano dedicato alla trasmissione tv Rai per la sua rubrica pubblicata su Vocedinapoli.it
I dati Auditel certificano il successo del programma di Alberto Angela “Stanotte a Napoli”, trasmesso su Rai 1 la sera di Natale. Più di 4 milioni di telespettatori per un 22.7% di share.
Ma non è solo la televisione ad esaltare le gesta del divulgatore scientifico parigino. I social sono letteralmente impazziti, più di 100 mila like, e circa 50 mila tra condivisioni e messaggi, la maggior parte dei quali di ringraziamento nei riguardi della Rai, ma principalmente diretti al giornalista e conduttore televisivo meritevole di aver confezionato un programma di pregevole fattura.
Durante le due ore di trasmissione, sono stati messi da parte i luoghi comuni per esaltare la storia, la cultura, l’anima di una città che “ha visto le dominazioni di tantissimi popoli nel corso dei millenni e che, a differenza di come accade solitamente, non ha solamente trattenuto qualcosa da ognuno di essi, ma è riuscita a cambiare l’invasore di turno, lo ha incantato con la propria anima”.
Stanotte a Napoli
Il telespettatore, oltre che da Alberto Angela, è stato accompagnato per mano in questo viaggio nel tempo da Giancarlo Giannini, Massimo Ranieri, Serena Rossi, Marisa Laurito, Serena Autieri, Salvatore Bagni.
I veri protagonisti del Natale di Rai 1 sono stati il fascino ed il mistero di una città che racchiude la propria energia tra i palazzi monumentali ed il culto dell’aldilà nel sottosuolo, tra i caffè letterari ed i bassi popolari; una città che soggiorna in perenne equilibrio tra il sacro ed il profano dove perfino la natività rivive nella Napoli del Settecento. La città di San Gennaro e del munaciello; la città del teatro San Carlo (il più antico d’Europa ancora in attività) e dello stadio Diego Armando Maradona, teatro che ha visto trionfare il calciatore più forte di tutti i tempi.
“Abbiamo provato ad illuminare Napoli con la luce che merita, anche grazie alla magia che questa serata speciale è in grado di trasmettere. Spesso, infatti, le cronache tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute.
Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce. Ed è proprio questa luce che vogliamo che stasera risplenda”. Cos’altro aggiungere… missione compiuta. Grazie Alberto, grazie Napoli.