Prosegue il lutto cittadino a Boscoreale, la città del vesuviano ancora sotto chock per l’omicidio di Antonio Morione. Il pescivendolo di Torre Annunziata ucciso, con un colpo di pistola in volto, la sera dell’antivigilia da una banda di rapinatori.
La solidarietà
Ora, come riportato da ErreEmmeNews.it, tutti i prodotti ittici della sua pescheria, rimasti invenduti, sono stati così donati alla mensa dei poveri “Pietro Ottena” della città oplontina. Il bellissimo gesto di solidarietà è stato voluto proprio dai parenti di Antonio.
Gli sviluppi sul caso
Nel mentre, in tutta la zona vesuviana, proseguono le indagini dei carabinieri per stanare i 3 possibili assassini di Antonio. I banditi, ancora senza volto, erano stati protagonisti di un’analoga rapina, avvenuta solo poco prima a quella che ha portato all’omicidio del pescivendolo 41enne, al fratello di Antonio. Per gli inquirenti, difatti, potrebbero essere stati propri gli stessi che solo poco dopo hanno raggiunto l’altra pescheria per tentare un nuovo colpo: ma stavolta è finita in tragedia.
Ad indagare sul caso, in queste ore, ci sono i militari dell’Arma del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Torre Annunziata. Solo il giorno seguente gli stessi hanno rinvenuto l’auto dei banditi, in una zona periferica di Boscoreale, completamente data alle fiamme. Ma, nel mentre, le indagini proseguono, aspettando anche gli esiti del Ris dai rilievi sulla macchina, completamente carbonizzata.