L'intervista ad Enrico Varriale. Il giornalista sportivo ha raccontato la sua vicenda in occasione di un'intervista a La Repubblica
“Ho sbagliato ma non sono un mostro“, a dirlo il giornalista Enrico Varriale coinvolto in un caso di violenza contro l’ex compagna. I fatti sono accaduti lo scorso agosto. Varriale dovrà affrontare un processo e in occasione di un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha dichiarato: “Ho scelto il dibattimento ordinario. Voglio con i miei avvocati che i giudici ascoltino tutta la verità“.
Per il giornalista i fatti non sono andati così come la vittima li ha raccontati al Giudice per le indagini preliminari (Gip). “Ho saputo tutto all’improvviso, quando gli agenti mi hanno notificato gli atti del Gip. Delle denunce della Signora, dell’inchiesta. Due giorni dopo era tutto sui giornali. Nessuno mi aveva sentito, nessuno mi aveva chiesto niente. Un copia e incolla della denuncia della controparte. Una gogna che mi ha sconquassato“.
L’intervista ad Enrico Varriale
Varriale ha raccontato come è iniziata la relazione con la ‘Signora’: “Non abbiamo mai convissuto. Lei viveva a Pesaro col marito. Io ero un uomo libero, a Roma. Ho due figlie grandi ma mi sono separato da mia moglie tanto tempo fa. Con la Signora avevamo cominciato a frequentarci a novembre, nel periodo dei lockdown. Lei veniva a Roma, da me una settimana sì e una no. A Pesaro era “prigioniera” – diceva così – di un matrimonio inesistente, con un marito molto più grande di lei. Che non amava. Parlava di una gabbia, piangeva al telefono con me. La storia con me invece andava avanti, e io le dicevo che così era umiliante per me e anche per lei. A un certo punto le ho chiesto di scegliere, un rapporto saltuario non mi interessava. Così le ho detto: dopo gli Europei prendi una decisione o la finiamo qui“.
L’intervista ad Enrico Varriale: la folle gelosia
Il giornalista ha affermato di aver subito atti di gelosia folli da parte della donna. “In un impeto di gelosia mi ha tirato il computer in faccia. Poi però abbiamo fatto pace e siamo partiti per la Costiera, in vacanza insieme. Io non le ho mai messo le mani al collo, ci siamo colpiti tutti e due. Non l’ho picchiata. E’ stato un litigio. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io“. Varriale ha mostrato i vari referti medici al giornalista che lo ha intervistato.
“Non sono un violento e tantomeno non lo sono mai stato con le donne. Ci sono mia moglie, le mie figlie e tante colleghe che possono testimoniarlo. E dalle chat sui cellulari e dai miei movimenti, è anche chiaro che non sono uno stalker“, ha concluso Varriale.