Nuovi dettagli sulle cause della morte di Michele Merlo, il cantante di Amici morto con una leucemia fulminante lo scorso 6 giugno. Si escludono forti responsabilità nei confronti dei medici del Pronto Soccorso, ma emergono altre situazioni.
Come scoperto in un’inchiesta del Corriere della Sera, colpe avrebbe il medico di famiglia. Come emerso dalla perizia effettuata dai medici, come rientra nell’inchiesta, infatti “sarebbe stato sufficiente sottoporre Michele all’esame del sangue per far emergere un quadro di emopatia acuta che avrebbe comportato il suo immediato ricovero”. Questo vuol dire che una speranza per Michele ci sarebbe potuta essere. Merlo inviava infatti al medico la foto dell’ematoma alla coscia sinistra. Un assistente dello studio medico ha rimbalzato la mail, dopo quasi 3 settimane, specificando che non potevano rispondere a foto. Per cui: “In tale contesto, con elevata probabilità, Merlo entro 24 ore avrebbe iniziato la terapia adeguata; avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento”.
Come è morto Michele Merlo
Dopo aver ricevuto questa risposta, Michele Merlo, si reca al Pronto Soccorso perché aveva dolore. Al triage gli danno dato un codice bianco perché non si rendono conto della gravità. Dopo tre ore di attesa, Michele va via per recarsi dal medico di famiglia. Quest’ultimo ha dichiarato che, basandosi sulle parole di Merlo ovvero che aveva preso delle botte facendo un trasloco, la sola cura con antinfiammatori poteva bastare.
Il non aver agito però conduce il ragazzo a peggiorare. Compaiono le prime emorragie al cavo orale, i forti mal di testa, e il sanguinamento al naso seguito da stanchezza cronica, mal di gola e febbre. E’ il 2 giugno e Michele torna in ospedale a bologna dove individuano una sola tonsillite. Il giorno dopo vomita e la fidanzata chiama il 118. In ospedale viene sottoposto a tac, ma l’intervento d’urgenza non risolve il problema. Il 4 giugno emerge la diagnosi: leucemia fulminante, ma non c’è nulla più da fare. Il 6 giugno il ragazzo muore.