È morto Pasquale il barista del Bar Agrillo. Il cordoglio di amici, clienti e colleghi. Una brutta malattia lo ha stroncato in poco tempo
A Napoli il caffè è un rituale. Un attimo ‘sacro’, per alcuni una pausa, per altri un momento di conversazione e confronto. Oltre alla qualità dell’oro nero, per rendere speciale l’incontro tra il cliente e il bar, è necessario un altro protagonista: il barista.
Che sia consumato al bancone o al tavolino, chi si trova di fronte alla sontuosa macchina del caffè, ha un ruolo di duplice importanza: da una parte fare – appunto – un buon espresso, dall’altra instaurare un rapporto con il cliente
E Pasquale in questo era un ‘Maestro’. Il suo sorriso era sempre caldo e accogliente. La sua simpatia indimenticabile. Appena varcavi la soglia del Bar Pasticceria Agrillo (lo storico locale in via Giordano Bruno dove lui lavorava, ndr), Pasquale ti accoglieva sempre con un semplice e meraviglioso, “buongiorno“. Una sola parola ma sufficiente per farti sentire a casa.
È morto Pasquale il barista del Bar Agrillo
Se eri un cliente abituale, non dovevi neanche chiedere o fare l’ordinazione: Pasquale ricordava a memoria ciò di cui avevi bisogno. Ora tutto questo ci mancherà, a noi clienti e a tutti coloro che lo conoscevano.
Purtroppo Pasquale non c’è più. A strapparlo alla vita è stata una terribile malattia. I suoi colleghi lo ricordano con simpatia, tutto lo staff del Bar Pasticceria Agrillo ha espresso un cordoglio affettuoso. Al quale ci uniamo anche noi. Addio Pasquale e grazie per aver reso quel momento del caffè davvero speciale.