Luigi Giuseppe Fiorillo è stato ammazzato lo scorso sabato a Secondigliano, a Napoli. Da subito gli inquirenti hanno legato l’agguato mortale a una faida di camorra, riguardante un’epurazione interna al clan Di Lauro. Non si esclude però, alla base dell’omicidio, l’ipotesi passionale.
Il giovane 19enne è stato crivellato da una decina di colpi davanti a un circolo ricreativo in via dell’Arco, luogo considerato roccaforte dei Dei Lauro. Gli agenti della polizia di Stato sono stati allertati da una telefonata e hanno rinvenuto il cadavere di Fiorillo privo di vita.
Subito sono scattate le indagini, con assenza di testimonianze e immagini di videosorveglianza, che hanno fatto spuntare un’ipotesi passionale che potrebbe conciliarsi con frizioni presenti all’interno del clan. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato un commando di killer a fare fuoco contro Fiorillo davanti al circolo ricreativo di Secondigliano. La giovanissima vittima era un pregiudicato, arrestato in passato per spaccio. Ma restano del tutto aperte le piste sul movente.
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