Due giovani e un adulto fermati dai Carabinieri. La cocaina trovata nell’automobile dei ragazzi, altri due grammi trovati all’interno di una cascina nel Veronese. Il sospetto che invece di semplice uso personale, ci sia stato spaccio di sostanza stupefacente (La Repubblica ha persino parlato di droga dello stupro). Questa la vicenda che ha travolto Luca Morisi, spin doctor e gestore della comunicazione di Matteo Salvini. La famosa ‘Bestia‘ è finita nei guai.
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera c’è un punto che l’autorità giudiziaria dovrà chiarire. Il blitz nella villa di Morisi, probabilmente mirato e non causale, è avvenuto un mese e mezzo fa, a metà agosto. Solo a inizio settembre la ‘Bestia‘ ha assunto un avvocato e la scorsa settimana si è dimesso dal suo ruolo per, “problemi non politici ma personali“. Cosa è accaduto durante tutto questo tempo?
Intanto la bufera si è già scatenata. Gli avversari politici di Salvini non hanno perso tempo nell’attaccarlo. Del resto il leader della Lega sul tema droga è sempre stato deciso. I suoi toni e gesti non sono mai stati pacati (memorabili le dichiarazioni su Stefano Cucchi e la citofonata a casa del presunto spacciatore). Morisi è stato definito la ‘Bestia‘ per la modalità iper aggressiva con la quale ha pianificato la comunicazione – soprattutto social – di Salvini.
Una miriade di pagine, gruppi e profili (anche fake) che sui social hanno ‘martellato’ gli utenti sui temi più cari alla Lega: la lotta agli immigrati, il sovranismo anti europeo e il culto del proprio leader (ovvero proprio Salvini). Modalità che da sempre hanno diviso i mondi della politica e della comunicazione. Tali strategie, tuttavia, si sono rivelate efficaci e sono state emulate anche da altri esponenti politici. Non senza polemiche.
“Sono spiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un giudice, un tribunale a farlo“: così il segretario della Lega Matteo Salvini ha parlato dell’indagine sull’ex responsabile della sua comunicazione sui social. “Non conosco la vicenda, sono vicende personali“, ha aggiunto, ripetendo che “Luca è una gran brava persona, un amico“.
Ci sono giornalisti che sbattono, “il mostro in prima pagina. Se poi la settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? chi gli chiederà scusa?“.
“In un Paese civile prima di condannare qualcuno, prima di sputtanare qualcuno – ha proseguito il segretario del Carroccio – si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso. E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero“.
“Se tutti attaccano solo la Lega – ha aggiunto – siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l’Italia“. “Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli ‘ma che diamine hai fatto? Ma perché? Però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all’uscio di casa” ha concluso.
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