Un mistero la dinamica della morte di Samuele Gargiulo, il bimbo di 4 anni precipitato giù a Via Foria, a Napoli. A tentare di fare luce sono le indagini. Quella che inizialmente si prefigurava come una tragedia si sta rivelando la più terribile delle vicende, probabilmente un omicidio. Fermato come gravemente indiziato è il domestico della casa, Mariano Cannio, che dalle indagini pare soffrisse di disturbi psichici.
Morte Samuele, il mistero del domestico e i disturbi psichici
“Abbiamo chiesto all’Asl di fare chiarezza sulla situazione psichica di questi mesi del 38enne domestico accusato dell’omicidio del piccolo Samuele, il bimbo di quasi 4 anni morto dopo essere caduto da un balcone al terzo piano nel centro di Napoli. Se soffriva di disturbi mentali, cosi’ come emergerebbe dalle indagini, chiediamo di sapere se fosse in cura o meno e le eventuali terapie seguite. Abbiamo chiesto risposte chiare e una verifica approfondita sulla situazione di questa persona. Ma ribadiamo la necessita’ in Campania di lavorare al potenziamento dei reparti di salute mentale, un’area della medicina spesso accantonata. Problemi, quelli psichici, che meritano assolutamente un’attenzione particolare”.
Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. “E’ arrivato anche a me nella serata di sabato un filmato – spiega – in cui il piccolo Samuele dice ‘ti butto giu”. Forse parole ascoltate dal suo assassino e ripetute, come fanno i bimbi di quell’eta’. E’ stato devastante, terribile. Spero vivamente che possa aiutare gli investigatori a tracciare un quadro piu’ delineato di questo dramma”.