Voce di Napoli | Navigazione

La lite, la rissa e la coltellata mortale: così è morto il giovane Giovanni Leone

Giovanni Leone ucciso dopo un litigio. La lite con il fratello dell'assassino, poi la rissa e la coltellata Confermato il fermo in carcere

Uno scambio di battute tra il fratello dell’aggressore e la vittima, poi un litigio in piazza infine la rissa e l’accoltellamento. È questa la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Giovanni Leone, 18 anni, promessa del pugilato a San Marco Evangelista, ucciso in piazza Correra a Caserta nella notte tra il 28 e il 29 agosto da G.I., 19 anni, un ragazzo di Caivano incensurato che ora deve rispondere di omicidio volontario aggravato.

Giovanni Leone ucciso dopo un litigio

Le indagini dei carabinieri indicano come nel corso della rissa il diciannovenne ha colpito con un coltello alla coscia destra Leone, recidendo l’arteria femorale e provocandone la morte 3 ore dopo all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove lo avevano portato i sanitari del 118. Il gip di Santa Maria Capua Vetere ieri ha convalidato il fermo di pm emesso nella giornata del 29 agosto dalla procura samaritana e confermato anche il carcere.

Il ragazzo era stato individuato in poche ore grazie a testimoni e telecamere di videosorveglianza, prelevato dalla sua abitazione nel Napoletano e portato al comando provinciale dei carabinieri di Caserta dove aveva fatto prima ammissioni su quanto era accaduto.

Giovanni Leone ucciso dopo un litigio