Arriva una nuova perizia sulla morte di Tiziana Cantone, la giovane trovata morta nel settembre del 2016 nell’appartamento in cui viveva a Mugnano. Si è sempre parlato di suicidio, poiché la ragazza fu ritrovata impiccata a una pashmina, ma a distanza di anni un parere pro veritate, firmato dal professor Mariano Cingolani, ribalterebbe la ricostruzione. La Cantone si sarebbe strangolata e il suicidio sarebbe stato solo una dissimulazione.
Tiziana Cantone “è stata strangolata”
Secondo quanto riportato da Il Mattino, la perizia del professor Cingolani, richiesta da Emme Team, consulenti della madre di Tiziana Cantone, dovrebbe rientrare nel fascicolo dell’indagine per omicidio, aperta dalla Procura di Napoli lo scorso maggio con l’ipotesi che la ragazza potrebbe non essersi tolta la vita. Secondo la nuova ricostruzione Tiziana prima sarebbe stata strangolata e poi il suo assassino avrebbe simulato il suicidio con la pashmina, sul quale sono state trovate tracce biologiche di Dna maschile.
Nuova autopsia sul cadavere di Tiziana Cantone
L’analisi fatta dal professor Cingolani si basa su due lesioni sul collo di Tiziana: “La seconda reca caratteristiche tipiche del solco da strangolamento, per uniformità di profondità, continuità e andamento trasversale”. Sarebbe questo il motivo per cui chi avrebbe ucciso la Cantone avrebbe poi simulato l’impiccagione. A questo si aggiunge una lesione sul mento di Tiziana che potrebbe essere stata fatta proprio dal suo assassino. Intanto si attendono gli esiti della nuova autopsia disposta dalla Procura di Napoli che mira a colmare possibili lacune presentatesi nella prima indagine. La nuova perizia potrebbe fornire utili informazioni nella conclusione delle indagini.