L'ultimo disastro di De Magistris. La famosa stazione 'Duomo' aperta dopo 20 anni a mezzo servizio e già in stop. La chiusura-apertura di alcuni lidi
Un Sindaco che ha ormai abbandonato da tempo la città che lo ha eletto per ben due mandati. Un primo cittadino già da mesi impegnato per la campagna elettorale in Calabria. Assessori e Consiglieri che scappano verso altre liste e altri partiti in vista delle prossime elezioni. Un Consiglio comunale incapace di riunirsi. Un’opposizione inesistente.
Nel deserto politico – istituzionale di Napoli, dove ormai gli attori in campo sono concentrati soltanto sulle prossime elezioni amministrative, sono accaduti due episodi degni di nota: l’apertura della stazione ‘Duomo‘ della metro e la chiusura – apertura di alcuni stabilimenti balneari di Posillipo.
La prima ha rappresentato l’ennesima contraddizione della città: una stazione (aperta dopo 20 anni!) nuova stazione dell’arte, gioiello dell’architettura nella quale, però, ancora non possono passare i treni. O meglio, il servizio si è svolto a metà dopo l’inaugurazione, per essere di nuovo sospeso il giorno dopo per un guasto all’impianto anti incendio. La Napoli dei miracoli!
Il secondo è stato invece l’emblema dell’efficienza amministrativa targata Dema. Per due tre giorni a Napoli si è scatenato il ‘panico’. Sembrava che per disposizione del Comune fossero stati chiusi tutti i lidi di Posillipo. Complice, forse, anche una cattiva informazione da parte dei media.
L’ultimo disastro di De Magistris
Poi è stato chiaro che invece la confusione era dalla parte di Palazzo San Giacomo. Del resto gli stabilimenti balneari in questione sono sempre stati aperti. Dunque cosa è successo? Per motivi di sicurezza idrogeologica e quindi per scongiurare danni o stragi causate, ad esempio, da frane, qualche lido incastonato nella collina di Posillipo è stato chiuso dalla Polizia Municipale.
Un ‘blitz’ improvviso voluto dal Comune di Napoli in piena estate, in una città di mare dove il mare è di fatto negato ai suoi cittadini e dove gli imprenditori del settore stanno cercando di recuperare ciò che hanno perso a causa della pandemia (anche se alcuni con i prezzi che hanno meriterebbero il boicottaggio).
Infine la ciliegina sulla torta: viste le proteste dei titolare dei lidi, il Comune ha fatto dietrofront. Il dispositivo di chiusura è stato ritirato temporaneamente per consentire ai gestori di mettere a norma i propri stabilimenti. E l’allarme sicurezza? Insomma tra la metro e le strutture balneari ci siamo trovati di fronte all’ultimo, si spera, disastro targato De Magistris.