Sanitari aggrediti a Napoli. Ieri il personale del 118 è stato minacciato, oggi una donna è entrata armata al pronto soccorso
Ancora aggressioni a Napoli nei confronti dei sanitari del 118. Due casi negli ultimi due giorni. Ieri, in corso Europa, i medici sono stati minacciati: “La prossima volta ti taglio la testa dal collo“.
Sanitari aggrediti a Napoli
Oggi, invece – presso l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta – quando una signora ha saputo che avrebbe dovuto aspettare per poter essere visitata, ha estratto una sega tentando di aggredire un’infermiera.
Sanitari aggrediti a Napoli: il caso di oggi
ENTRA CON UN’ ARMA BIANCA IN PRONTO SOCCORSO! Tentato omicidio all’Ospedale San Paolo. Aggressione n.46 Del 2021. Questa storia incredibile è successa ieri sera intorno alle 23 presso l’ospedale San Paolo a FUORIGROTTA, una signora entra al triage lamentando un malore, l’infermiera le spiega che ci sono dei tempi di attesa.
A queste parole la donna estrae da sotto la maglietta una grossa sega da falegname, l’infermiera viene salvata in extremis da un collega che se la tira a se. Immediatamente le guardie giurate immobilizzano e disarmano la signora mettendola a terra! Dopo poco arriva la polizia che classifica la donna come psichiatrica (?) ed la affida alla famiglia.
“Ci troviamo difronte ad un vero e proprio tentato omicidio premeditato, bisogna fare assolutamente qualcosa, sopratutto bisogna rivedere i protocolli operativi con le forze dell’ordine, bisogna assicurare queste persone alla giustizia, chiediamo un incontro al prefetto!”.
Sanitari aggrediti a Napoli: i fatti di ieri
TI TAGLIO LA TESTA DAL COLLO! Aggressione n.45 del 2021. Succede poco fa alla postazione di tipo VICTOR di corso Europa…L’intervento è all’interno del centro Dialisi nel mercatino di Antignano al Vomero, l’autista, al fine di raggiungere il “target”, procede tra gli ombrelloni del mercato , inavvertitamente urta uno di questi scatenando l’ira di un venditore che in pochi secondi lo raggiunge con lo scooter e gli esclama: “La prossima volta che urti il mio ombrellone ti uccido, ti taglio la testa dal collo!”.
“Queste sono vere e proprie minacce camorristiche nei confronti di chi sta aiutando il prossimo, il problema è sempre che il paziente non era un parente del venditore del mercato…altrimenti si sarebbe aperto un varco!”.