Dopo le accuse di Piera Maggio torna a parlare il papà di Denise Pipitone. Toni Pipitone ha scritto una lettera a Quaro Grado in cui spiega di aver sofferto moltissimo per la perdita della figlia. “La scomparsa di mia figlia Denise mi ha devastato la vita, mi ha spezzato il cuore. Amavo tantissimo la mia famiglia e i miei figli”, ha spiegato l’ex della Maggio.
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L’uomo, che ha scoperto solo dopo la scomparsa della bambina di non essere il padre biologico, si era trasferito in Toscana per lavoro e regolarmente inviava soldi alla famiglia perché potesse provvedere a tutto quello di cui c’era bisogno. “Nell’estate del 1999 chiesi a mia moglie di trasferirsi in Toscana, volevo vivere la quotidianità, ma Piera non voleva lasciare la sua casa e non volle trasferirsi”, così hanno continuato una relazione a distanza fino a quando non è tornato in Sicilia nel 2002, quando poi è avvenuta la tragica scomparsa della bambina.
Nello stesso periodo perse anche il lavoro: “Ho perso mia figlia, tutto. Non guadagnavo più. Ero lacerato e disperato, mi sono sentito solo e abbandonato. Ero proprio distrutto. Sono rimasto in silenzio, ma mai assente in questa storia. Ho partecipato ai tre gradi di giudizio grazie al mio avvocato che per 17 anni mi ha sempre rappresentato e informato dei fatti e di tutto. Ho mantenuto sempre continui contatti”. E oggi, spiega è ancora in attesa di sapere la verità su quella che considera a tutti gli effetti sua figlia.