A Chi l’ha Visto si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone. Nel corso dell’ultima puntata è stata ricostruita la testimonianza di Battista Della Chiave, deceduto qualche anno fa. Si tratta di un uomo sordomuto che all’epoca della sparizione della bambina disse di averla vista subito dopo la denuncia in compagnia di due uomini.
Caso Denise Pipitone, la nuova testimonianza
L’uomo fu ascoltato dalla Procura di Marsala e la sua testimonianza fu interpretata da un’esperta Lis nel 2013. Ma secondo il programma condotto da Federica Sciarelli la trasposizione sarebbe stata poco chiara a causa di una errata interpretazione. Così sono stati ascoltati due esperti e sarebbero emersi ulteriori dettagli su quanto raccontato da Della Chiave.
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Per i nuovi periti sarebbe questa la testimonianza dell’uomo: “Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e la piccola sarebbe stata portata con una motocicletta e poi nascosta dentro una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via. Stava piangendo e sono andati via. Gli avrei voluto tanto sparare ma non potevo, mi avrebbero portato in galera. Se avessi sparato a quell’uomo, ero finito”.
E’ una testimonianza confusa su cui il programma Chi l’ha Visto ha cercato di fare chiarezza dopo anni, Di Battista parlava con il linguaggio dei segni. Secondo le sue parole la piccola sarebbe stata portata via da un giovane su una motocicletta o uno scooter che poi, secondo quanto detto dagli interpreti sarebbe stato gettato in mare. C’è anche una nuova pista che lascerebbe pensare come Di Battista potrebbe essersi preso cura di Denise per un periodo.
La lettera anonima
L’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, intanto ha detto di aver ricevuto una lettera anonima e ha rivolto un appello a questa persona, invitandola a farsi avanti e raccontare tutto quello che sa.