E’ stato colpito più volte con un coltello Mirko Farci, il giovane di 19 anni ucciso dall’ex compagno della madre, Masish Shahid, 29enne di origini pakistane. L’uomo si è introdotto in casa e ha colpito prima la sua ex 50enne, Paola Piras e quando il figlio ha provato a difenderla, si è scagliato contro di lui, ferendolo a morte. La donna è ricoverata in gravi condizioni in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita, mentre per il figlio purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Il ricordo dell’insegnante di Mirko Farci
Il ventinovenne ha confessato davanti al pm, Giovanna Morra, ma ha raccontato di essere stato a sua volta aggredito e che soltanto dopo si sarebbe difeso, colpendo Mirko. Tutte cose che sono al vaglio degli inquirenti, che dovranno verificare se quanto dichiarato dall’uomo sia compatibile con eventuali ferite sul corpo. Intanto la comunità di Ogliastra è sotto choc per quanto accaduto. La professoressa del ragazzo, insegnante dell’Istituto tecnico Ianas di Tortolì, ha ricordato il suo alunno come un ragazzo buono che aveva un motto: “Difendere gli altri“.
La professoressa ha poi voluto ricordare Mirko in un lungo post: “Sei stato un alunno meraviglioso e non sono parole di convenienza, sono tutte vere, buono gentile, sempre sorridente e bello. Mi dicesti che tu a casa ci stavi davvero bene, ed è proprio lì che ti ha tolto la serenità quel mostro che altro non può chiamarsi. Difendere gli altri era il tuo motto e te lo sei portato addosso sino ad oggi e per sempre“.
Poi il post continua: “Oggi vestiamo un lutto così grande e profondo, a scuola tutti a stare in un silenzio assordante, tutti uniti nel dolore e nel rispetto, tutti ad avere un cuore logorato da questo mondo così strano che dal bello in un attimo passa al crudele. Oggi tutti a pregare e meditare, a capire perché tutto ci sembri spesso così lontano da noi ma molte volte è più vicino di quanto si pensi… Non si può giustificare un atto così vile e mostruoso, oggi piangiamo un grande, un ragazzo speciale da sempre. Oggi piango per te che sei stato tra gli alunni più rispettosi e gentili, buoni e fiduciosi nella vita – conclude l’insegnante – volenteroso e amato da tutti. Oggi è un brutto giorno. Dio confido in te, aiuta la mamma che alla vita rimane attaccata per un filo, aiuta il fratellino, i nonni, gli zii e la zia Stefania. Aiutaci a superare questo momento tragicamente indescrivibile“.