Le segnalazioni dei pazienti e dei loro parenti. Le parole del Presidente del Tribunale dell'ammalato Lorenzo Latella
È finito al centro di una bufera l’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento. Protagonista delle polemiche, la scelta del Direttore Generale Mario Ferrante di non rinnovare i contratti di due psicologhe precarie, Imma Colata Porto e Silvia Fucci. Il ‘licenziamento’ è avvenuto lo scorso 31 marzo.
Con il mancato rinnovo ha chiuso anche lo ‘Sportello di Ascolto e Sostegno Psicologico Covid-19‘. Ed è stato questo a scatenare la furia di pazienti, associazioni e normali cittadini. Non si contano le segnalazioni e le denunce di persone che hanno manifestato il proprio disagio nell’aver visto scomparire all’improvviso una realtà sociale e sanitaria che funzionava da 16 anni.
Via le psicologhe dal San Pio, chiuso lo sportello “Ascolto e sostegno”
Ha spiazzato la decisione del Direttore Ferrante di indire un nuovo bando per assumere una sola e nuova risorsa (che diventeranno quattro con lo scorrimento della graduatoria). La vicenda è stata denunciata da Civicrazia Italiana e Cittadinanza Attiva Campania, raccogliendo le tantissime segnalazioni di cittadini e pazienti (e dei loro familiari).
Lorenzo Latella, Presidente del Tribunale dell’ammalato, ha detto a Vocedinapoli.it: “Abbiamo solo due domande da porre alla Direzione dell’Azienda ospedaliera. La prima: se sarà fatto un bando pubblico per assumere una persona e poi altre tre risorse con lo scorrimento della graduatoria, perché non sono state stabilizzate le psicologhe precarie, così come previsto dalla legge Madia? La seconda: perché chiudere all’improvviso lo sportello? Questo ha lasciato senza assistenza tantissime persone. I pazienti e i loro parenti ci hanno inondato di messaggi e segnalazioni. Non è affatto vero, come comunicato dall’Azienda ospedaliera su R6, che l’attività del servizio è garantita – ha continuato Latella – chi dovrebbe farlo non ne ha le competenze specifiche. Ora, considerato che la nuova risorsa dovrebbe essere operativa a luglio, come sarà consentita la continuità terapeutica fino ad allora e oltre? Su tutto questo non è stato disposto nessun ordine di servizio da parte della direzione dell’ospedale“.