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Caso Cucchi, il giudice dà ragione ad Ilaria: lo ‘sciacallo’ Salvini messo ko dalla sentenza

Matteo Salvini, riferendosi al caso che ha visto morire Stefano cucchi, ha dichiarato: “Questo testimonia che la droga fa male sempre e comunque”. Parole che il leader della Lega aveva pronunciato dopo che i giudici emisero la storica sentenza che rese giustizia al giovane deceduto in seguito all’arresto dei carabinieri.

Sappiamo tutti come è andata a finire la battaglia per la verità e la giustizia condotta per anni dalla sorella Ilaria Cucchi. Proprio quest’ultima definì Salvini, per quelle affermazioni, come uno “sciacallo”. I giudici hanno archiviato la querela presentata dal Segretario del Carroccio nei suoi confronti per diffamazione.

La decisione dei giudici –

“Le esternazioni di Ilaria Cucchi si inseriscono in una oltremodo dolorosa vicenda giudiziaria che è diventata di interesse pubblico per il coinvolgimento di uomini appartenenti alle istituzioni e che ha suscitato dibatti accesi anche nel mondo politico.

In tale vicenda non può prescindersi dalla portata di dolore che la morte di Stefano Cucchi ha comportato per i famigliari, che hanno cercato di difendere la sua memoria e fare emergere la verità processuale.

Di fronte alla frasi del Senatore Salvini, avvertite come non ‘rispettose’ di quello che era stato l’accertamento processuale, le esternazioni di Ilaria Cucchi appaiono sì forti e astrattamente offensive, ma funzionali, nell’acceso dibattito, a reagire quella che è stata percepita come un’indebita inconferente associazione del ‘caso Cucchi’ alla problematica, generale della droga”.

Il post di Ilaria Cucchi –

Il 14 novembre 2019 la Corte d’Assise di Roma ha condannato a 12 anni i Carabinieri imputati di omicidio preterintenzionale ai danni di Stefano Cucchi. Dieci anni dopo la sua morte. Matteo Salvini ha approfittato della grande attenzione mediatica di quei giorni sul mio processo per commentare così la sentenza “Questo testimonia che la droga fa male sempre e comunque”.

È stato questo uno sfregio evidente, ripetuto e riaffermato in varie occasioni, alla nostra lunghissima battaglia per la verità e la giustizia sulla morte di Stefano. Non ho potuto fare a meno di reagire. In varie interviste e anche su questa pagina l’ho accusato di approfittare cinicamente delle disgrazie altrui per strumentalizzazioni politiche di basso livello. L’ho definito così “Uno sciacallo” – e non sono certo stata la prima – di “essere fuori dal mondo e di parlare evidentemente ancora sotto gli effetti del Mojito”.

Matteo Salvini mi ha querelata, dolendosi del fatto che io ne avrei “voluto sminuire le risorse cognitive come uno che non capisce, che vive su un altro pianeta, che consuma cocktail e che dovrebbe occuparsi dei suoi processi”. Il Tribunale di Milano ha ritenuto che le mie espressioni, sicuramente molto forti, fossero tuttavia giustificate e “pertinenti” al contesto. Insomma il Giudice ha ritenuto che io ho esercitato in maniera più che legittima il mio diritto di critica. Il Senatore Matteo Salvini se ne faccia una ragione.

Il 14 novembre 2019 la Corte d’Assise di Roma ha condannato a 12 anni i Carabinieri imputati di omicidio…

Pubblicato da Ilaria Cucchi su Domenica 14 marzo 2021