Vuole giustizia e non vendetta il padre di Ornella Pinto, l’insegnante uccisa con quindici coltellate dal marito Pinotto Iacomino nel loro appartamento alla Sanità. Il figlioletto era in casa quando il papà si è scagliato contro la madre, lasciandola in fin di vita per terra.
Il racconto del padre di Ornella Pinto
A soccorrere Ornella è stata la sorella che aveva ricevuto una sua telefonata in cui le diceva che stava morendo. Giuseppe Pinto, il papà della vittima, in un’intervista a Il Mattino, ha racconto quei terribili attimi: “E’ stato il marito di mia figlia Stefania a trovare il bimbo nella camera accanto: era nascosto sotto le coperte e terrorizzato”. Una relazione a cui Ornella voleva mettere un punto, negli ultimi tempi, come raccontato dal padre, non andavano più d’accordo, i litigi erano aumentati e la giovane insegnante voleva lasciarlo. “Già la prima volta che lo conobbi in Calabria, dissi a mia figlia che non mi piaceva perché era l’opposto di lei”.
Giuseppe Pinto ha raccontato di aver incontrato il genero il giorno prima della tragedia: “Venne da me in ufficio. Prendemmo un caffè e mi rivelò che lui e Ornella si sarebbero lasciati e da quella sera non avrebbe dormito a casa. Lo rassicurai dicendogli che non sarebbe cambiato nulla e avrebbe potuto continuare a venire da noi. Ma la sua risposta mi raggelò il sangue”. Il padre di Ornella ha spiegato che Pinotto gli aveva risposto: “Questo volevo sentire perché la mia famiglia siete voi, non quella che ho a casa”. Poi era andato via, è rientrato in casa e ha accoltellato più volte Ornella nel sonno, uccidendola.
La famiglia della giovane insegnante si augura solo che sia fatta giustizia, non solo per Ornella ma anche per le tante altre, troppe, vittime di femminicidio: “Da padre e da uomo, dico alle donne di aggregarsi e denunciare di fronte ai primi segnali”.