Sanremo 2021: La Rai conferma che il Festival si svolgerà dal 2 al 6 marzo e lavora per la presenza del pubblico all'Ariston
Dopo settimane di rumors, ipotesi di slittamento e supposizioni fantascientifiche di qualsiasi tipo, è confermato che il Festival di Sanremo 2021 si farà e si svolgerà come previsto dal 2 al 6 marzo. Il “festival della rinascita”, come lo ha definito Amadeus, dovrà infatti fare i conti con la seconda ondata della pandemia e con le restrizioni anti Covid-19 del nuovo Dpcm, valide fino al 5 marzo, nel pieno della settimana sanremese.
Sanremo 2021, confermate le date. Certezze e costi del Festival: la Rai lavora per il pubblico
Non a caso tra i temi caldi analizzati dall’organizzazione c’è il protocollo sanitario e organizzativo che dovrà essere validato. Saranno previsti a breve sopralluoghi in città per la definizione degli spazi compatibili con le norme anti contagio e una riunione con la Questura per valutare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza.
La Rai taglia 600 mila euro al budget
I numeri hanno parlato chiaro. Lo scorso anno a fronte di costi tra i 16 e 17 milioni di euro Sanremo, il più visto degli ultimi 20 anni grazie alla coppia Amadeus-Fiorello, ha portato nelle casse di Viale Mazzini 37 milioni. Soldi a cui l’azienda, già alle prese con bilancio in rosso, non ha potuto rinunciare: il Festival ha permesso alla Rai di coprire altri eventi e di fare cassa.
E i tagli, a sorpresa verrebbe da dire considerando gli introiti, hanno colpito anche il carrozzone festivaliero perché stando alle fonti il budget dell’edizione 2021 dovrà rinunciare a ben 600 mila euro.
Così Amadeus si ritroverà tra le mani una patata bollente: organizzare un Sanremo nel pieno di una pandemia, con taglio al budget di 600 mila euro, con l’attuale governance in scadenza (con le fibrillazioni del caso), una crisi del governo in corso (che sempre incide dalle parti di Viale Mazzini) e con l’uscita da Rai Pubblicità di Antonio Marano. Cosa non di poco conto perché Marano di Sanremo sulle spalle ne aveva parecchi e dalla sua uno stile decisionista, sicuramente utile di fronte allo spirito più pilatesco di Salini.
La nave e lo sponsor da 7 milioni di euro.
E’ arrivata la conferma delle date, ma anche qualche notizia in più su pubblico e giornalisti. Il pubblico è stato confermato e proprio Marano pensa a una nave da crociera per ospitare il pubblico del Teatro Ariston di Sanremo e garantire così una “bolla” sanitaria. Ipotesi che al momento non è realizzabile. “Dal punto di vista tecnico scientifico è una cosa un po’ rischiosa, deve esser fatta col massimo rigore”, riferisce Walter Ricciardi a Rai Radio 1, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.
“L’ipotesi dal punto di vista infettivologico è praticabile, nel senso che si creerebbe una ‘bolla’, un po’ come si è tentato di fare nel mondo del calcio”, ha dichiarato invece Matteo Bassetti proprio al FattoQuotidiano.it. Argomento che apre a dibattiti anche all’interno dell’azienda mentre, il Corriere della Sera ha fatto sapere che lo sponsor avrebbe garantito ben 7 milioni di euro. Anche per questo si starebbe vagliando l’ipotesi di un piano b al momento misterioso.
Il pubblico
Non si sa ancora quanti saranno esattamente i fortunati che potranno assistere alle serate della kermesse, Amadeus ha sempre parlato di 500 persone ma il numero potrebbe calare. La platea ha una capienza di 1.242 posti ma saranno molti meno se si considerano lo spazio del palco e le norme per il distanziamento tra un posto e l’altro.
La galleria (che ha una capienza di 662 posti) molto probabilmente sarà vuota o occupata solo dai fotografi al lavoro. Si resta dunque in attesa di un Protocollo sanitario e organizzativo che sarà sottoposto alle autorità competenti nei prossimi giorni, come ha confermato la Rai.
Le case discografiche e gli artisti
Al momento non si sa ancora come sarà organizzato il lavoro per gli artisti e garantirne la sicurezza. Tante ipotesi sul tavolo e tra queste c’è la volontà di creare degli spazi negli alberghi, dove alloggiano i vari artisti, pensati ad hoc per interviste in streaming o in presenza con distanziamento e mascherine. Ma sono solo ipotesi. A dar voce alle case discografiche è Enzo Mazza, presidente della Federazione Industria Musicale Italiana.
“In questo momento è importante capire come tutte le aziende si devono muovere – ha dichiarato Mazza a RTL 102.5 – (…) penso che ci si debba occupare anche di coloro che partecipano alla gara e che devono essere tutelati al massimo. C’è preoccupazione delle regole, al momento non si sa niente sui tamponi, su eventuali situazioni di emergenza, sui protocolli basilari che devono essere implementati e garantiti con indicazioni temporali repentine perché tutti stanno organizzando la propria trasferta (…) bisogna tenere conto delle esigenze di tutti coloro che devono stare una settimana a Sanremo, c’è una gara che ha anche delle condizioni regolamentari che devono essere mantenute”.