L'iniziativa, oltre ad avere carattere solidale, ha lo scopo di far riunire in video-chat le famiglie per il gioco di Natale
Nella difficile battaglia contro il contagio da Coronavirus ogni contributo fatto con entusiasmo ha un valore enorme. A poche settimane dal Natale è partita a Napoli la “Tad”, la tombola a distanza per aiutare gli artisti di strada che sono rimasti senza lavoro a causa del lockdown imposto dal Coronavirus. Un’iniziativa geniale creata da “Capitano” Picone e la sua compagna “Perzechella” (nomi d’arte), gli stessi ideatori del “panaro solidale” realizzato in primavera, nella prima fase dell’emergenza sanitaria.
A Napoli nasce la Tad, la tombola a distanza per aiutare gli artisti di strada
“Distanti ma vicini e’ questo lo slogan della nostra iniziativa – ha spiegato Angelo Picone – che ha lo scopo di far riunire in video chat le famiglie anche se residenti in paesi distanti per il tradizionale gioco di Natale. La tombola, come accade sempre, sara’ il pretesto per parlarsi, farsi gli auguri condividendo l’intrattenimento che io ed altri artisti proporremo durante il collegamento”.
Il ricavato della Tad, che è possibile prenotare seguendo le istruzioni sul link https://fb.watch/2f5YyXCIAT/ , è devoluto agli artisti di strada dell’Associazione ‘Perzechella e vico Pazzariello’ rimasti senza lavoro a causa del blocco del turismo e della sospensione dei laboratori d’arte frequentati dai ragazzi del centro storico di Napoli.
“Nello studio televisivo messo a disposizione dai Fratelli Roscico –ha riferito Capitan Picone – ci sarà la ‘chiamata’ dei numeri, animata da me e la mia compagna Giuseppina Andelora ‘Perzechella’, alternata dalle esibizioni degli artisti. il resto lo faranno gli ospiti della Tad distanti a causa della pandemia ma uniti, almeno per qualche ora, attorno alla mia tavolata virtuale”. “La mia tombola, la mia Tad – tiene a precisare – oltre a fare il verso alla contestatissima Dad che ha costretto in casa i nostri bambini ha un’ altra particolarita’. Dal mio paniere ho messo via il 90 ‘a Paur. La paura per questa malattia che dobbiamo al piu’ presto lasciaci alle spalle”.
Il tradizionale gioco di Natale: la tombola
Il Natale è da sempre sinonimo di tradizione ed infatti durante questa festività si torna un po’ indietro nel tempo e si riscopre un gioco antico e semplice: la tombola. La tradizione che lega il Natale alla tombola è di lunga data, essendo un classico “gioco d’azzardo” non si vince per l’abilità del giocatore ma per la sola fortuna della estrazione dei numeri, con questa ‘abilità’ possono giocare anche i bambini che in altri giochi sarebbero esclusi.
Anni fa, si mangiavano “i mandarini o i clementini” la loro “buccia” strappata in pezzetti serviva a coprire i numeri sulle cartelle, o magari posizionata sulla “fornacella” per far evaporare l’odore di arancia in tutta la casa. Durante il gioco si estraevano i numeri, in genere accompagnati da commenti in rima e filastrocche in modo da mettere brio e freschezza alla ripetitività del gioco.
L’annuncio generalmente includeva anche citazioni derivanti dalla tradizionale smorfia napoletana , la stessa che anima le allegorie del più famoso gioco del lotto. Per cui ecco che che la Paura faceva 90, il Natale 25, il morto che parla il 48 e il numero 77 le gambe delle donne, che tanto divertiva i più piccini.