Come è morto Simone Frascogna. Per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudelta è stato indagato il 18enne Domenico Iossa
Sette coltellate alle spalle, al culmine di una lite per futili motivi, di viabilita’, caratterizzata, inizialmente, da calci e pugni. Una violenta aggressione che ha visto lui e i suoi due amici soccombere: Simone, infatti, era un esperto di arti marziali.
E’ accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudelta’, e del tentato omicidio dell’amico di Simone, anche lui raggiunto dai fendenti, Domenico Iossa, il 18enne reo confesso dell’omicidio di Simone Frascogna, il 19enne morto dopo essere stato ripetutamente accoltellato la notte tra martedi’ e mercoledi’ scorsi a Casalnuovo, in provincia di Napoli.
Come è morto Simone Frascogna
Quella sera, dopo l’accaduto, il 18enne, che fa il carrozziere, ha fatto perdere le tracce. I carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli), che lo avevano subito identificato grazie alle nitide immagini dei sistemi di video sorveglianza della zona, insieme con gli altri due ragazzi, due minorenni, che erano con lui, si sono recati nella sua abitazione e in quella degli altri due giovani.
Ma Domenico Iossa a casa non c’era. Trovati e sottoposti a fermo quella sera, invece, gli altri due che rispondono degli stessi reati contestati dalla Procura di Nola (Napoli) al giovane 18enne. Lui alla fine si e’ recato dai militari insieme con il suo legale, l’avvocato Antonio Iorio.
LEGGI ANCHE – I messaggi d’affetto per Simone