Lo scorso venerdì Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, si è distinto per l’ennesimo show e le bordate soprattutto sulla scuola. In tutta la regione il governatore ha chiuso, da lunedì 2 e almeno fino al 14 novembre, anche la scuola dell’infanzia, perché ” i bimbi più piccoli sono diventati vettori terribili in ambito familiare. Contagiano in maniera spaventosa”.
In seguito alle parole di De Luca sulla scuola, le mamme e i bambini, sono arrivati diversi attacchi. De Luca si esprime così: “In una intervista, c’era una mammina con una bella mascherina di tendenza, gli occhi ridenti e fuggitivi, che si lamentava che la sua bambina piangeva perché voleva andare a scuola: per imparare a scrivere. Credo sia l’unica bambina in Italia che piange per andare a scuola. Ed è l’unica al mondo che dà pure la motivazione”. Poi: “È una bambina Ogm. Cresciuta col latte al plutonio “.
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Contro la ministra Azzolina: “Continua a ripetere a pappagallo che dobbiamo tenere aperte le scuole. Ma cosa? Quando ci sono centinaia di contagi in alcune realtà scolastiche, come si fa?”. E ce n’è anche per il primo cittadino Luigi de Magistris: ” Ci sono sindaci che sono autentiche nullità, che non hanno fatto niente per limitare la movida, e non cacciano un euro” per le categorie bisognose.
Oggi arriva la retromarcia. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca affida una precisazione a un post sul suo profilo: “In relazione alla diretta Fb di ieri, qualcuno ha interpretato una mia battuta come non rispettosa verso le mamme costrette a fronteggiare le chiusure scolastiche. Sinceramente non c’è nulla di più lontano dal mio pensiero. Premesso che abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza le scuole, ho inteso solo richiamare tutti a legare ogni valutazione alla realtà del contagio nelle scuole. E ho inteso richiamare il Governo all’obbligo di dare immediatamente una mano, in aiuto alle tante mamme per le quali vi sono difficoltà”.
Il presidente della Regione rivendica un impegno concreto: “Sono l’unico ad aver fatto una battaglia per estendere il congedo parentale alle mamme che non hanno alternative per i loro bambini. Dunque, non solo comprensione piena e solidarietà, ma anche un impegno concreto a dare un aiuto vero, non a parole”.
Nella diretta poi, “ho anche inteso polemizzare con alcuni organi di informazione, con chi non spiega nei servizi, quali sono i dati oggettivi e non ignorabili del contagio. Dunque, nessun equivoco: solidarietà piena soprattutto alle mamme e impegno concreto, non a parole, a dare loro una mano in un momento così difficile”.