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Lockdown, parla Ricciardi: “Interventi mirati con chiusura ora di Napoli, Milano e Roma”

Il nuovo Dpcm è stato presentato con tutte le novità e le restrizioni. Domenica sera il premier, Giuseppe Conte, ha chiarito i punti salienti agli italiani iniziando la conferenza stampa con un’affermazione rassicurante: “Faremo di tutto per evitare il lockdown”. Il Governo si sta muovendo in una direzione unica, ma alter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid-19 e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma, durante il suo intervento ad ‘Agorà’ su Rai3 ha sottolineato urgenze diverse.

“Io non parlerei di Lombardia, ma per esempio di Milano. Non parlerei di Campania, ma parlerei di Napoli e di alcune aree metropolitane, comincerei a preoccuparmi per Roma. Sicuramente il Piemonte è un’altra area. Io farei degli interventi mirati rafforzando le decisioni nazionali, ma purtroppo in questa fase chiudendo alcune attività in maniera chirurgica”.

“In generale – spiega – le misure prese vanno bene per tutto il Paese. Ma ci sono delle aree dove la curva esponenziale dei contagi è talmente forte che per evitare che tra due settimane vengano prese d’urgenza altre misure è assolutamente necessario farlo ora. Più che di regioni parlerei di aree specifiche del Paese, e credo che questa fase debba essere caratterizzata da interventi mirati, proporzionati quasi chirurgici”.

Ricciardi ha poi fatto delle precisazioni sul prossimo Natale, che preoccupa cittadini e commercianti: “Il Natale dipende da quello che decidiamo in questo momento. È in questo momento che si prepara il Natale. Io ritengo che certi lockdown mirati vadano fatti subito, non bisogna aspettare Natale. Un’epidemia si combatte con i comportamenti delle persone e con il tracciamento, ma quando vai oltre 10-11mila casi non riesci più a tracciarli i contagi e allora devi contenere. “In certe aree – sottolinea l’esperto durante il suo intervento ad ‘Agorà’ su Rai3 – la situazione è tale che tu devi fare un lockdown. Mirato, ma deve essere fatto. Se noi prendiamo tempestivamente, adeguatamente, proporzionatamente le misure giuste, avremo un Natale quasi normale. Se invece temporeggeremo e non le prenderemo, vedremo nelle prossime due settimane un aumento esponenziale dei casi soprattuto in alcune aree del Paese. E poi dovremo prendere delle decisioni durissime molto più tardi e servirà molto più tempo. Oggi bastano magari due settimane, ma quando si va più avanti, due settimane non bastano più”.