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Crolla una strada, cascata da un ponte e chiude un negozio: “Il Comune di Napoli fa acqua da tutte le parti”

Il maltempo sta flagellando il paese e continua a sgretolare la città. La forte pioggia ha messo in ginocchio Napoli nelle ultime ore, in particolare via Tito Lucrezio Caro, ormai ex strada panoramica del quartiere Posillipo.

Come riporta Il Mattino, poco prima delle 16:00 della giornata di ieri,  i residenti della zona, hanno avvertito in maniera nitida un primo boato. Poco dopo, è crollata un’ampia porzione di manto stradale, che si è abbattuta su alcune proprietà private sottostanti.

Fortunatamente, nessuno è rimasto coinvolto nel cedimento ma, per investigare sulle cause del crollo di detriti, acqua e fango e mettere in sicurezza la strada, è stata disposta la chiusura al traffico nei due sensi di marcia.

L’acqua che si sta abbattendo sulla città, potrebbe essersi infiltrata attraverso delle vere e proprie voragini, causando il progressivo indebolimento del fondo stradale su cui poggia il tappeto d’asfalto.

I tecnici di Napoliservizi, accorsi sul posto, con ogni probabilità – anche in previsione del maltempo annunciato per tutta la settimana – dovranno lavorare tutta la notte per la messa in sicurezza definitiva.

Via Tito Lucrezio Caro

La strada negli ultimi anni è balzata più volte agli onori delle cronache per i numerosissimi abbattimenti di alberi. Ormai di una delle più belle strade alberate di Posillipo, a due passi da una importante struttura sportiva, resta ben poco. E forse, proprio le numerosissime buche lasciate dagli alberi sradicati dal mix letale fatto di venti imponenti e cattiva manutenzione sono alla base dell’ennesimo disastro sfiorato.

L’ira del consigliere

Ecco le parole furiose del consigliere della I Municipalità Marcello Matrusciano: «Non è accaduto niente di diverso da quello che purtroppo ci aspettavamo. Sono mesi che segnalavamo al Comune il problema di questa strada e la necessità di intervenire sulle buche lasciate dagli alberi. Per fortuna non stiamo parlando di una tragedia e di vittime, ma questa situazione non può più essere ignorata. Il sindaco di Napoli ormai è proiettato nella sua campagna elettorale – continua l’esponente del primo parlamentino – e non riesce più a rendersi conto delle necessità della città. Siamo molto preoccupati perchè l’inverno si preannuncia lungo e difficile dal punto di vista meteorologico e chi avrebbe il compito di garantire la sicurezza dei cittadini non pensa ad altro che a litigare via social col presidente della Regione».

Problemi simili nella centrale Via Manzoni

Problemi simili a quelli registrati a via Tito Lucrezio Caro si stanno verificando anche nella zona più “centrale” via Manzoni. Persino in questo caso, esiste una corposa documentazione fatta di mail e pec inviate agli uffici tecnici del Comune per chiedere la messa in sicurezza della strada. Ieri sera il quartiere Posillipo è stato uno dei più colpiti dalla mezz’ora di maltempo che ha flagellato la città e che è bastata per mettere a nudo una situazione, quella della manutenzione ordinaria, ormai prossima al disastro.

Bomba d’acqua su Napoli: una cascata scende dal viadotto di Poggioreale

Come riporta Il Mattino, nella mattinata di ieri, poco dopo le 11,  un violento nubifragio ha spazzato la città, causando ancora una volta i consueti allagamenti e le ancora più consuete polemiche sull’inefficienza dell’intero sistema fognario cittadino. A Poggioreale è scattato l’allarme quando, pochi minuti dopo l’inizio delle piogge, dal viadotto che collega la Tangenziale di Napoli con la SS 162 in direzione paesi vesuviani una vera e propria cascata d’acqua ha investito le auto e gli edifici sottostanti.

Chiusura di un negozio nel napoletano

Le parole dell’imprenditore Bruno Zarzaca: “fa acqua da tutte le parti”. Diecimila euro i danni quantizzati per l’ultimo allagamento a Mergellina, in seguito alle ultime piogge che hanno colpito la città. L’allagamento, fa sapere, “ha danneggiato il sistema elettronico gestionale del ristorante, alcuni frigoriferi e buona parte dell’arredamento”.

L’imprenditore lamenta ritardi nelle concessioni di suolo pubblico, “così come era stata annunciata dopo il lockdown per venire incontro alla crisi economica dei locali pubblici causata dal lockdown“. “Amico Bio Mergellinaviene spiegato – attende da quattro mesi di essere autorizzato”. Lo scorso gennaio, ricorda la nota, il ristorante era stato multato “per presunte irregolarità nella vendita al pubblico dei prodotti alimentari utilizzati per la preparazione dei piatti del ristorante”.

Cristina Siciliano

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