Scampia

Coronavirus a Napoli, pronto soccorso al collasso: l’appello dei medici

Gli operatori sanitari, che da mesi lottano contro il Covid.19, sono ormai allo stremo delle forze. Psicologicamente i medici e gli infermieri sono provati nel vedere questa seconda ondata del virus. “Quella del Covid dovrebbe essere una situazione migliore rispetto ai mesi scorsi, ma noi infermieri siamo psicologicamente stanchi“, queste le parole riportate a Il Mattino.

Folla al pronto soccorso

Purtroppo in questi giorni i contagi sono tornati a salire e i porto soccorso sono stracolmi di persone.Basti pensare che durante il lockdown l’affluenza di pazienti in pronto soccorso era tra le 30 e le 40 unità in 24 ore. Ora invece ci aggiriamo intorno ai 220/230 accessi giornalieri e questo ci mette in una situazione difficile da gestire. Tra loro, in pochi sono accompagnati dal 118 e il numero di parenti aumenta di volta in volta. È difficile mettere tutti alla giusta distanza e ci troviamo spesso a dover disperdere gli assembramenti. Ecco perché sarebbe necessario riflettere bene prima di correre al pronto soccorso in compagnia di quattro o cinque parenti”.

Oltre ai pazienti che sopraggiungono per accertare o meno la positività al virus, ci sono i parenti che affollano il reparto di pronto soccorso, rendendo difficile il lavoro dei sanitari ma soprattutto creando situazioni di assembramenti che in questo moemnto possono risultare pericolosi.

Bisogna fare attenzione e rispettare il lavoro dei sanitari

“Anche quando i casi dubbi vengono trasferiti nell’area sospetto Covid, assistiamo a una vera processione di persone che accompagnano il malato. In quel caso anche una sola persona con la febbre potrebbe infettarne decine con estrema facilità. Invitiamo tutti alla calma e alla prudenza ma nessuno ci ascolta e la situazione non migliora. Noi siamo preoccupati dai dati ma nonostante tutto cerchiamo di andare avanti in maniera distaccata e professionale, anche se non riusciamo a essere ottimisti. È giusto ricordare soprattutto ai più giovani che questa infezione non va presa sottogamba e che, anche se potrebbe non essere letale per loro, potrebbe esserlo per i parenti più anziani. Ci rendiamo conto che non è facile fermare un giovane e contenere la sua voglia di divertirsi, ma sarebbe anche il caso di pensare agli altri con coscienza e responsabilità”.

redazione

Articoli recenti

Meteo, in arrivo un’ondata di maltempo: la situazione al Sud.

Dopo un weekend all'insegna del maltempo, l'inizio di settimana pare sia decisamente migliore, ma lo…

2 ore fa

Tragedia a Villa Literno, morto Dimitri Iannone dal Collegio all’università: chi era il giovane

Si chiama Dimitri Tammaro Iannone, il 25enne morto nell’incidente stradale la notte fra sabato e…

3 ore fa

Dramma in strada, morta Filomena, la studentessa di 19 anni vittima dell’incidente a Villa Literno

Lutto ad Aversa per la morte di Filomena Del Piano, la studentessa di 19 anni…

3 ore fa

Terremoto, sciame sismico ai Campi Flegrei

E' in atto uno sciame sismico dalle ore 3,56 nella zona dei Campi Flegrei. Il…

3 ore fa

Rosa Perrotta e Pietro Tartaglione: “Ci siamo separati, non eravamo pronti, è stato sconvolgente”

Rosa Perrotta e Pietro Tartaglione hanno parlato della loro storia e della crisi che dopo…

1 giorno fa

Raiz a Verissimo sulla morte della moglie: “Continuo per mia figlia, il dolore è forte. L’ultima cosa che mi ha detto”

Ospite a Verissimo, Raiz, ha parlato della moglie Daniela Shualy morta a causa di un…

1 giorno fa
Sponsorizzato