Bel salvataggio ad Ischia. Una povera tartaruga era rimasta impigliata in una rete da pesca abbandonata a largo e rischiava la vita. Un gruppo di ragazzi che si trovava a bordo della loro imbarcazione ha notato la tartaruga e l’ha subito tratta in salvo.
I ragazzi hanno raccontato di essersi imbattuti in qualcosa con la loro barca, che poi hanno scoperto essere la tartaruga, che stranamente invece di fuggire sott’acqua, rimaneva a galla.
Il racconto dei ragazzi
“Ci stavamo recando ad Ischia per fare un bagno quando la nostra imbarcazione ha sfiorato qualcosa e ci siamo accorti che si trattava di una tartaruga ed allora ci siamo fermati. Ci siamo resi conto subito che qualcosa non andava perché la tartaruga dopo essere stata sfiorata invece di immergersi è rimasta a galla, poi abbiamo notato la rete.”.
Il salvataggio
“Abbiamo impiegato circa un’ora per liberarla, era molto spaventata e non si lasciava avvicinare ma alla fine ce l’abbiamo fatta. La tartaruga stava bene e l’abbiamo rimessa in acqua” –ha raccontato Elisa Di Mattia, una delle persone a bordo della barca che salvato la tartaruga assieme agli altri membri: Angelo Chianese, Pino Parascandolo, Marianna Foggia e le piccole Bruna e Alessia.
Le parole del consigliere Borrelli
“La fauna dei nostri mari è in pericolo, lo dimostrano i dati. Se pensiamo che la Caretta Caretta, che è la specie di tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo, nel nostro territorio è in via d’estinzione allora c’è da preoccuparsi”.
“Il fenomeno delle reti abbandonate può essere combattuto attraverso un progetto di segnalazioni e di recupero delle attrezzature dimenticate in mare e pensare di realizzare ed utilizzare reti da pesca biodegradabili. Dobbiamo seriamente cominciare a salvaguardare l’ambiente e gli animali ”- sono state le parole del Consigliere Borrelli e di Mariarosaria Urraro.
Il problema delle reti abbandonate in mare
Le reti disperse nelle acque del mare rappresentano un danno per i pescatori, perchè hanno una forte incidenza sulla riduzione del pesce commestibile da pescare e rivendere, sono una fonte di inquinamento e soprattutto hanno un fortissimo impatto sull’ecosistema marino uccidendo ogni anno milioni di pesci, mammiferi, crostacei e tartarughe marine.