Si è aperto questo mercoledì mattina l’appello bis per l’omicidio di Marco Vannini, il ragazzo che, la sera del 17 maggio 2015 a Ladispoli, venne raggiunto da un colpo sparato dalla pistola di Antonio Ciontoli, padre della sua fidanzata. I genitori chiedono giustizia per il figlio, Marina Conte prima di entrare in aula ha detto: “Ci aspettiamo giustizia e verita’ per Marco”.
Parte il processo bis per l’omicidio di Marco Vannini
Il 7 febbraio la Cassazione ha stabilito che si celebrasse un nuovo processo in Appello in quanto Vannini, secondo le motivazioni in seguito espresse, non sarebbe morto solo per il colpo di pistola ma anche per il ritardo di 110 minuti con cui la famiglia Ciontoli ha chiamato i soccorsi. Questa mattina, davanti al tribunale di Piazzale Clodio, si sono trovati i sostenitori della famiglia Vannini che hanno esposto striscioni e cartelli con cui chiedono verita’ e giustizia per il 20enne. Degli imputati, presente in aula solo Federico Ciontoli. Mentre non sono mancati i genitori di Marco, Marina e Valerio. L’udienza e’ a porte chiuse per via dell’emergenza Covid-19.
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Nell’udienza odierna si decidera’ sull’ammissione di eventuali nuove prove e testimonianze. Al vaglio dei giudici la nuova perizia sulle parole pronunciate da Marco mentre il Ciontoli era al telefono con il 118. “Abbiamo chiesto di sentire Viola Giorgini” la fidanzata di Federico Ciontoli “perche solo lei puo’ sgombrare il campo da tutto ciò che si e’ detto di falso sul clima di tensione che c’era tra la famiglia Ciontoli e Marco Vannini”, questo è quanto riferito all’agenzia Nova dall’avvocato Domenico Ciruzzi, legale di Federico Ciontoli, imputato insieme al padre, madre e sorella, nel processo bis.
“Se oggi sono qui e’ perche’ vorrei che voi poteste ascoltarmi e conoscermi come una persona, come un individuo e non come un membro generico di una famiglia o l’insieme di migliaia di parole dette fino ad oggi su di me”. Lo ha detto Federico Ciontoli leggendo una lettera nel corso della prima udienza del processo bis in corte d’assise d’Appello per l’omicidio Vannini. “Che Marco e’ morto oggi per noi e’ una verita’ ma quella sera non mi ha sfiorato l’idea che questo potesse accadere neanche per un solo istante”. Poi ha aggiunto: “Non volevo nascondere nulla, chiamai i soccorsi”.