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“La via dei castelli”: una proposta concreta per ripartire

Dopo poche settimane di una quasi normalità, dopo i blocchi dovuti al covid-19, si cerca di trovare possibili soluzioni per risollevare le sorti dell’economia delle aree interne.

Si parla dei miglioramenti dell’offerta in un anno particolare come questo, all’insegna della riprogettazione e della ripartenza con un attenzione particolare alle regole ed opportunità per l’enoturismo, l’agriturismo, la scoperta di luoghi minori e segreti.
Anche il Sannio vi partecipa attivamente e proprio qui è stata avviata la proposta: “Sannio dei Castelli”. L’idea è del dott. Amedeo Ceniccola e non è affatto una novità: esiste un protocollo d’intesa, presentato il 30 settembre 2001, epoca in cui Ceniccola era sindaco della comunità di Guardia Sanframondi. “In quella circostanza venne eseguita la prima mappatura dei castelli sanniti realizzata dalla Feder-Mediterraneo con il prezioso contributo del prof. Aldo Loris Rossi, dell’urbanista Franco Bove e dell’ass. arch. Giustino Garofano.”, dice Ceniccola.

L’ex sindaco è critico nei confronti di chi lo ha seguito al governo locale per non aver saputo cogliere quest’opportunità per il decollo turistico del Sannio. Gestire il patrimonio dei castelli come una straordinaria “rete” di testimonianze storiche e di contenitori culturali distribuiti su gran parte del territorio, li avrebbe resi i propulsori di una strategia di sviluppo basata sul turismo culturale, affiancato e intrecciato con quello eno-gastronomico e rurale. Ma egli crede che, nonostante siano trascorsi 20 anni da quel protocollo d’intesa, è tuttora possibile puntare a un itinerario turistico culturale dei castelli. Anzi, auspicabile per superare l’episodicità degli interventi e puntare ad una strategia organica e integrata per lo sviluppo endogeno auto-propulsivo del territorio sannita.

 

Di Assunta Funaro

“La via dei castelli”: una proposta concreta per ripartire
Veduta del Castello di Guardia Sanframondi