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Solstizio d’estate: cos’è e come si festeggia nel mondo

Il solstizio d’estate è da sempre una delle principali festività legate alla natura, insieme alle sue “gemelle,  il solstizio d’inverno, l’equinozio di primavera e quello d’autunno.

Ciò che forse non tutti sanno è che il nome solstizio proviene dal latino solstitium, unione delle parole “sole” e “fermarsi”, e questo perché il Sole pare fermarsi in cielo. La data esatta del solstizio, comunemente associata al 21 giugno, è in realtà soggetta ad uno slittamento causato dalla presenza degli anni bisestili, che come sappiamo contano un giorno in più.

Nei tempi antichi il solstizio d’estate simboleggiava la rinascita e l’inizio della stagione estiva, e quindi si organizzavano grandi festeggiamenti dedicati alla divinità legata a quello specifico momento dell’anno, come ad esempio il Fors Fortuna celebrato dagli antichi romani il 24 giugno in onore della dea Fortuna. Con l’arrivo del cristianesimo questo periodo dell’anno è stato dedicato a San Giovanni, e questo aspetto si riflette ancora oggi in alcuni dei nomi di questa celebrazione.

In Finlandia ad esempio si festeggia lo Juhannus, in cui vengono allestiti dei falò detti kokko che hanno lo scopo di allontanare gli spiriti malvagi, e le ragazze nubili raccolgono fiori e li mettono sotto al cuscino così da riuscire a sognare l’uomo che sposeranno in futuro.

In Lettonia si festeggia Jāņi, e durante questa giornata si svolgono concerti di musica tradizionale, si accendono falò e gli individui più intraprendenti cercano di superarlo saltando. Le abitazioni sono spesso decorate da rami di betulla, mentre uomini e donne si decorano la testa con ghirlande di fiori o foglie di quercia.

In Brasile si festeggia, tra il 12 e il 29 giugno, il São João: durante queste due intense settimane di festeggiamenti ci si veste con abiti tradizionali, si mangiano piatti tradizionali (come il quentão, una bevanda bollente composta di spezie e frutta) e si balla la quadriglia.

In India si festeggia invece lo Uttarayana, il cui nome nasce dall’osservazione del movimento del sole attorno alla Terra. Questa festività conclude il ciclo semestrale del calendario induista, e infatti si celebra l’inizio di un nuovo periodo e si prega affinché esso porti benessere, ricchezza e salute.

In Portogallo si festeggiano diversi santi in base alla città in cui si trova: a Porto e Braga si festeggia San Giovanni, a Sintra San Patrizio e a Lisbona Sant’Antonio. In particolare, dato che Sant’Antonio è il patrono delle unioni, vi è l’usanza di celebrare moltissimi matrimoni e se invece si desidera confessare il proprio amore a qualcuno, lo si può fare donandogli un manjerico (un vaso di fiori e basilico) e una poesia d’amore.

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