La scoperta è avvenuta a poche settimane di distanza dal ritrovamento del misterioso graffito con un fiore bianco accompagnato dalla scritta "Mummia"
La ripartenza degli scavi nel sito archeologico più amato al mondo, al fine di ospitare nuovamente turisti dopo il lockdown, ha permesso di portare alla luce nuove eccezionali scoperte.
Ha destato molto stupore, infatti, il recente ritrovamento, a Pompei, di un misterioso graffito rappresentante un fiore bianco su sfondo nero brillante accompagnato dalla scritta: “Mummia”.
La scritta, probabilmente riferita ad una bambina, si riaggancia all’ipotesi, avanzata da alcuni studiosi, secondo la quale il padrone della domus fosse un esponente dei “Mummii“, famiglia molto influente di Roma, la cui presenza non era mai stata attestata sino ad oggi a Pompei, sia dalle fonti epigrafiche quanto da quelle archeologiche.
Adesso, a seguito delle diverse opere di scavo ancora in corso nella città antica, è arrivata un’altra importante scoperta che riguarda una strada basolata delimitata da marciapiede, emersa nei pressi della Necropoli di Porta Stabia.
Il soprintendente, Massimo Osanna, dichiara:
“Dopo l’interruzione per l’emergenza Covid si sono ripresi gli scavi della necropoli di Porta Stabia, che verrà presto riaperta al pubblico. Oggi sta affiorando dai lapilli un altro tratto di strada basolata e il limite del marciapiede”.
Gli Scavi archeologici di Pompei hanno riaperto le porte ai cittadini lo scorso 26 maggio, con nuove misure di sicurezza, nuove regole e nuove tariffe.
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Per l’occasione sono stati resi accessibili alcuni edifici come la Domus di Cornelio Rufo, detta “dal bel peristilio” (giardino colonnato) proprio per il florido giardino che doveva ospitare, di recente restaurata.