Massimo Osanna: "Siamo lieti di annunciare la riapertura e di consentire il riavvio delle attività turistiche che daranno respiro a tante categorie"
Dopo due mesi e mezzo riaprono gli Scavi di Pompei, con ingressi cadenzati ogni quarto d’ora e per non più di 40 persone alla volta.
Il biglietto d’ingresso, per queste prime due settimane, avrà un prezzo agevolato di 5€ (a fronte dei 16€ antecedenti all’emergenza sanitaria) e sarà acquistabile esclusivamente on-line sul sito di TicketOne (gratuità e riduzioni come da normativa).
Al momento dell’acquisto on-line il visitatore potrà scegliere la fascia oraria di ingresso, prevista ogni 15 minuti per un massimo di 40 persone per turno. Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta.
Gli orari di visita sono fissati dalle 9,00–19,00 (ultimo ingresso ore 17,30), con un giorno di chiusura settimanale, il lunedì. La prenotazione sarà possibile anche nella stessa giornata, fino a esaurimento disponibilità.
Adesso, l’antica Pompei si presenta, dall’ingresso di Piazza Anfiteatro, con nastri colorati sul pavimento in pietra lavica (che indicano le distanze e la direzione), un termoscanner al quale saranno sottoposti i visitatori prima di arrivare al metal detector, l’immancabile colonnina di gel igienizzante ed un pacco di mascherine da distribuire a chi ne fosse sprovvisto.
Infatti, i visitatori dovranno indossare la mascherina obbligatoriamente anche durante tutta la presenza nel sito, oltre rispettare la distanza fisica di 1 m all’aperto e 1,50 al chiuso, nel sito ed al suo esterno.
Tutte le informazioni relative alle misure di sicurezza del contenimento del contagio da Covid 19 e alle modalità di visita, saranno fornite ai visitatori attraverso dei monitor presenti agli ingressi e la cartellonistica.
La visita avverrà nel pieno rispetto delle misure di distanziamento previste dal Comitato Tecnico Scientifco, anche con il supporto di segnaletica direzionale appositamente installata dal Parco.
Quel fermento che tanto eravamo abituati a vedere, tra i venditori ambulanti di souvenir, via vai di turisti da tutto il mondo, bar e ristoranti aperti, al momento non c’è più. Solo poche aree di bar e ristoro dove poter fare colazione e consumare menu turistici.
Da un lato però, la poca affluenza dettata dalle necessarie misure di distanziamento previste dal Ministero della Salute, permette di visitare Pompei come non l’avete mai vista, di poter passeggiare liberamente, senza orde di turisti che si accalcano, dinnanzi alle domus.
Già in questa prima fase sarà infatti possibile accedere ad alcune domus, ed addirittura scoprire alcune novità in anteprima, come la Domus di Cornelio Rufo, di recente restaurata, dal bel peristilio che ingloba il florido giardino.
Dal 9 giugno seguirà una seconda fase, con due itinerari accessibili dagli ingressi di Porta Marina e Piazza Anfiteatro, con la apertura di ulteriori spazi inediti e domus, dotate di ingresso e uscita separate, e con il supporto della tecnologia per organizzare e monitorare i flussi.
“Siamo lieti di annunciare finalmente la riapertura di Pompei – dichiara il Direttore Generale Massimo Osanna – e di consentire il riavvio delle attività turistiche, che daranno respiro a tante categorie che di cultura e turismo vivono. Le attività di manutenzione, grazie al lavoro dei tanti restauratori, operai e tecnici del Parco, non si sono mai fermate in questo periodo, al fine di garantire la tutela e la salvaguardia del sito ed essere pronti alla ripartenza. Riapriamo nel pieno rispetto della normativa, ma anche con novità che arricchiranno gli itinerari, trasformando le limitazioni di una visita con percorsi contingentati e obbligati, in un’opportunità di approfondimento. Sarà una Pompei da godere senza fretta e con maggiore tranquillità. Inoltre, già nella prima fase sarà possibile attraversare tutta la città, dall’Anfiteatro al Foro, anche con possibilità di seguire un itinerario del verde dei giardini pompeiani. Dai Praedia di Giulia Felice, agli Amorini dorati, alla Casa di Cornelio Rufo, riaperta dopo lungo tempo, ai giardini della Palestra grande e alla stessa necropoli di Porta Nocera o al vigneto dell’orto dei fuggiaschi. La prima fase sarà occasione, soprattutto, per le comunità dell’area vesuviana di tornare in un luogo, Pompei, che più di ogni altro rappresenta l’identità di un territorio e che si trasforma in un vero Parco urbano. Dalla seconda fase speriamo di poter accogliere visitatori da più parti di Italia e riprendere le numerose iniziative in programma, dalle mostre alle riaperture di ulteriori domus restaurate, ma anche di proseguire in maniera spedita con i vari cantieri in corso e avviare i nuovi progetti di scavo”.