Al voto ad ottobre, la Lega si preparerà per sfidare il Governatore. Quest'ultimo dovrà tenere alto il consenso. In bilico la candidatura di Caldoro
Fino a qualche mese fa, prima dell’arrivo del coronavirus, la candidatura di Vincenzo De Luca alle prossime elezioni regionali non era certa. Il Partito Democratico, schieramento di appartenenza del Presidente uscente, è sempre stato titubante. Il Movimento 5 Stelle avrebbe messo in campo un nome forte per catalizzare una larga alleanza alternativa a De Luca. In caso contrario avrebbero puntato, da solisti, sul Ministro Sergio Costa.
Ma il covid19 ha cambiato tutto. De Luca è sulla cresta dell’onda. La popolarità mediatica del Governatore è aumentata di pari passo con i risultati ottenuti. Al di là degli effetti politici reali e concreti, da un punto di vista sanitario i numeri stanno dando ragione allo ‘Sceriffo‘. E adesso De Luca è pronto a guidare la Regione Campania anche nella ‘Fase2‘ e delle riaperture. Sarà qui che il Governatore dovrà dimostrare l’efficienza della sua macchina amministrativa. La cosiddetta ‘prova del 9’.
Quando non sarà più tempo di chiusure, di regole restrittive, di norme da rispettare in modo rigoroso, De Luca sarà in grado di togliersi di dosso i panni da ‘Sceriffo‘, tenendo allo stesso tempo alto il consenso elettorale? Il Governatore sarà costretto a farlo. Perché anche se al momento fosse imbattibile, c’è un’eventualità che potrebbe cambiare le carte in tavola: il voto ad ottobre. Le elezioni, molto probabilmente, non si terranno a luglio.
Questo permetterà al principale avversario di De Luca di organizzarsi al meglio. Stiamo parlando del centrodestra e in particolare della Lega di Matteo Salvini. In merito le dichiarazioni di Nicola Molteni, coordinatore del Carroccio in Campania, sono state molto chiare. Anche per un altro aspetto: un nome diverso da mettere in gioco. Ipotesi che farà tramontare definitivamente la candidatura di Stefano Caldoro, fortemente voluto da Silvio Berlusconi ma che non ha mai convinto gli alleati.