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Fase 2 in Campania, la regione valuta apertura ristoranti e bar il 18 maggio

Sarà decisiva la prossima settimana per stabilire se il 18 maggio si potra’ procedere con lo sblocco definitivo delle attivita’ della ristorazione in Campania. Alla luce dei dati positivi sui contagi registrati negli ultimi giorni, si attendera’ la meta’ del mese per valutare se la curva epidemiologica restera’ stabile.

E’ questo l’orientamento emerso nell’incontro di oggi tra le associazioni e i rappresentanti del settore e la Regione, con il presidente, Vincenzo De Luca, e l’assessore alle Attivita’ produttive, Antonio Marchiello. I gestori di bar, ristoranti, pasticcerie e gli organizzatori di eventi chiedono di poter tornare alla normalita’ dopo il lungo lockdown e questa fase transitoria, in cui sono consentiti solo la consegna a domicilio e l’asporto.
Verso il 15 o il 16 maggio ci sara’ un aggiornamento e la Regione sara’ in grado di avere un quadro piu’ chiaro dal punto di vista sanitario, anche in considerazione delle migliaia di persone che stanno arrivando inCampania da altre regioni, che andranno costantemente monitorate. La logica, quindi, e’ quella di chiedere ancora qualche sacrificio per alcuni giorni, nell’ottica di poter garantire una ripartenza piu’ serena, evitando il rischio di un secondo stop, che risulterebbe ancora piu’ drammatico per il settore. Nel frattempo si lavora a un protocollo, da concordare con esercenti e ristoratori, che dovra’ essere pronto al momento della ripresa.

Tra i temi emersi nel corso della riunione, oltre alle modalita’ di gestione degli spazi interni ai locali, c’e’ la questione della responsabilita’ degli esercenti in caso di assembramenti all’esterno dell’attivita’. Questi ultimi chiedono che si trovi una mediazione rispetto a quanto previsto attualmente dalle ordinanze, fermo restando che gli assembramenti vanno in ogni modo evitati.