Poliziotto con la divisa nel Dna ed il sogno di entrare nella Squadra mobile. Pasquale Apicella, 37 anni, è morto questa notte a Napoli dopo esser stato travolto da un’auto guidata da tre ladri in fuga. Era un agente scelto dopo aver prestato servizio a Milano, Roma e infine Napoli, prima al commissariato di Scampia e poi a quello di Secondigliano.
“Ora con chi litigo a tavola”, scrive la cognata Annamaria sui social. Pasquale, che tutti chiamavano Lino, viveva con i suoceri a Marano, in provincia di Napoli, ed era sposato con Giuliana, casalinga 32enne. Insieme avevano due figli: Thiago di 6 anni e la piccola Cataleya di soli 3 mesi. L’agente scelto era entrato in polizia nel 2014, dopo un lungo periodo nelle forze armate. Amava i tatuaggi ed era un tatuatore bravissimo, sui social infatti le sue pagine erano seguitissime tra like e foto di sue creazioni. Una persona dinamica, solare ed un padre eccezionale, così lo descrivono gli amici. Pasquale infatti era tornato a Napoli per assistere il figlio più grande che da tempo era in cura all’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Lo scorso 10 marzo proprio sulla sua pagina Facebook scriveva: “Solo una cosa positiva ha portato questo virus, quello di poterti godere un pò la famiglia”.
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