Sarà possibile trasmettere alla centrale operativa dati della saturazione dell’ossigeno, temperatura corporea, frequenza cardiaca ed altro ancora
Dall’Istituto dei tumori di Napoli prende il via un progetto di ricerca che prevede la dotazione a 50 pazienti (per il momento), affetti da Covid 19, di un orologio da polso da cui è possibile trasmettere a una centrale operativa i dati della saturazione dell’ossigeno, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e respiratoria, finanche l’elettrocardiogramma, più altri dati individuati di volta in volta.
L’innovazione è altresì determinata dal fatto che i dati di tutti i pazienti a domicilio confluiranno, in tempo reale, sulla piattaforma della rete oncologica, da cui un medico dedicato potrà conoscere e valutare l’andamento dei valori nei singoli pazienti.
Questo particolare progetto si impone sulla scia di progettualità pre-esistenti, come l’app per il controllo a distanza dei pazienti in radioterapia per tumore alla prostata e terapia biologica domiciliare per le pazienti col tumore al seno.
In questo caso è stato messo a punto un progetto di ricerca dedicato alla possibilità di assistere a casa da remoto i pazienti domiciliati per coronavirus e i pazienti oncologici dimessi per i quali si necessita un monitoraggio.
“Il Pascale, con le sue attività di ricerca clinica e traslazionale – dichiara il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – è ormai un riferimento per gli studi anti-Covid in corso ed altri in avvio su farmaci e vaccini, volti a proteggere i suoi ‘fragili’ pazienti oncologici e gli operatori sanitari che li seguono con attenzione non solo in Istituto“.
Gerardo Botti, il direttore scientifico, aggiunge: “Monitoraggio e sorveglianza sanitaria domiciliare dell’infezione da coronavirus associati al follow up dei pazienti oncologici, rappresentano di fatto le due ulteriori strategie sanitarie da approfondire ed implementare in una fase di pandemia non ancora debellata e di cui non è prevedibile con certezza la durata nel prossimo futuro“.
Possiamo essere davvero fieri di quanto stanno facendo le equipe di medici e personale specializzato nella “lotta anti-Covid 19” nella nostra Regione.