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A Napoli il primo libro mai stampato in Italia, il secondo al mondo

Si tratta del 'Civitate Dei' di Sant'Agostino d'Ippona. Il prestigioso volume si trova nel Maschio Angioino, custodito nella biblioteca interna

Il libro è stato stampato undici anni dopo la prima stampa della Bibbia. Era il 1456. Come riportato da Storie di Napoli, due frati tedeschi Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz, allievi di Gutenberg, arrivarono nel monastero benedettino di Santa Scolastica a Subiaco, in provincia di Roma.

Qui installarono la prima tipografia italiana. Da questa esperienza che ha cambiato la storia dell’uomo, sono nati tre volumi fondamentali: il De Oratore di Cicerone, le Opere di Lattanzio e, il De Civitate Dei di sant’Agostino.

Ed è quest’ultimo che a noi interessa, per il semplice motivo che esso è custodito a Napoli. Il secondo volume mai stampato al mondo, il primo in assoluto in Italia, dato alla luce nel 1467 è infatti custodito nel Maschio Angioino.

Per la precisione, nella Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria. Non tutti sono a conoscenza di questa vicenda molto importante per la città di Napoli, sopratutto rispetto al prestigio che ha il libro. Del resto, quest’ultimo, non è accessibile al pubblico.

Sant’Agostino, come pubblicato nel portale, ha  scritto, “il De civitate Dei durante il periodo delle invasioni barbariche e il decadimento dell’Impero romano d’Occidente. I 22 libri, scritti tra il 413 e il 426 d.c., difendono il cristianesimo dalle accuse dei pagani, analizzando le questioni sociali-politiche dell’epoca attraverso una grande ricostruzione storica; negli ultimi dodici libri, invece, l’autore tratta della salvezza dell’uomo“.

A Napoli il primo libro mai stampato in Italia, il secondo al mondo