Si tratta dell'eculizumab. Via ai test sugli anticorpi monoclonali
La bella notizia è stata riportata da Il Mattino. Presso l’ospedale di Pozzuoli è stato sperimentato co successo un farmaco che contrasterebbe gli effetti del coronavirus. Si tratta dell’eculizumab il cui nome rimanda a quello del più noto tociluzumab.
L’eculizumab è stato fino ad ora utilizzato contro malattie rare. Ad oggi sono state fatte partire nuove sperimentazioni sugli anticorpi monoclonali. “Il nostro protocollo lo abbiamo messo a punto sulla scorta delle osservazioni di un amico neurologo che mi parlò di questa molecola impiegata in due sindromi tre, la emolitico-uremica atipica e l’emoglobinuria parossistica notturna. Poiché agisce sull’infiammazione abbiamo pensato che potesse funzionare. Abbiamo abbinato anche gli anticoagulanti per prevenire la trombosi che accompagna spesso l’infezione“, ha dichiarato Francesco Diurno, primario della rianimazione di Pozzuoli.
L’eculizumab è già utilizzato in Francia e presto sarà utilizzato ad Alessandria e all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Ricerche in questo senso sono state sviluppate a Boston. I risultati di questi studi con relative sperimentazioni saranno pubblicate su riviste scientifiche. Ad oggi il trattamento con questo farmaco è molto costoso: 3 fiale di eculizumab a settimana, per massimo un mesr, possono costare fino a 73 mila euro. La casa farmaceutica sta attualmente sostenendo gratuitamente la ricerca e la sperimentazione.