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Covid, De Magistris si sbilancia e sfida De Luca: “Lenta riapertura dal 2 maggio, si al cibo d’asporto”

Le parole del Sindaco di Napoli in merito all'emergenza causata dal coronavirus

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ribadisce la sua contrarietà al divieto delle consegne a domicilio stabilito dalla Regione Campania. “Non sono d’accordo – ha spiegato a Radio Kiss Kiss Italiama non per un fatto politico. Io ascolto anche la comunità scientifica e ieri è stata molto chiara: non solo non c’è alcun rischio a portare cibo a casa, ovviamente con tutte le precauzioni, ma riduci anche il numero di persone che scendono per strada con il rischio di assembramento“.

Secondo de Magistrissi è fatta un po’ la corsa, tra Governo nazionale e Regioni, a chi fa l’ordinanza più originale del giorno, ed è stata una delle cose che non ha funzionato di questi tempi. In questi giorni c’è un dibattito surreale sulla pastiera, come se l’alleato del virus fosse il pasticciere che prepara la pastiera e la porta a casa della gente. Si parla del dito e si nasconde la luna“.

Ci vorrà del tempo ma torneremo nuovamente ad abbracciarci. Sarà però un fatto graduale: io credo che dal 2 maggio, poi non saremo noi a decidere, ci sarà un lento ritorno a una riapertura della comunità nazionale. Ma per pensare a una normalità come la intendiamo noi, io penso che dovremo arrivare al pieno dell’estate“. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio Kiss Kiss Italia.

Per arrivare infine alla normalità psicologica – ha aggiunto – ci vuole il farmaco, il vaccino, servirà avere un Paese pronto con tamponi, kit, test e un sistema sanitario diverso. Il nemico ci ha preso alle spalle, completamente scoperti. Se siamo entrati in ansia collettiva e abbiamo dovuto chiudere un Paese, distruggendolo dal punto di vista sociale ed economico, è perché in questi anni tra Regione e Stato hanno smantellato il sistema sanitario pubblico, è sotto gli occhi di tutti“.

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