L´esercito dei 600mila. Tante sono le persone autistiche in Italia che vivono questo periodo di emergenza isolate come in una bolla. Vivere questa condizione ai tempi del coronavirus rende tutto piu’ difficile perche’ ci si trova ancora piu’ soli in casa.
LA CONDIZIONE DI EMERGENZA
Scuole e centri chiusi, operatori nn disponibili, assistenza domiciliare sospesa e visite mediche saltate, il mondo delle persone autistiche e delle loro famiglie sta vivendo un dramma dalle dimensioni enormi. A tratti impossibile da superare senza un aiuto sanitario. Nella giornata mondiale della consapevolezza sull`autismo, che ricorre oggi, fa riflettere la storia di una mamma di Roccarainola, 29enne, di Francesco, 5 anni, che vive disperata tra urla e iperattivita` del suo piccolo e la certezza che fino al 14 aprile niente potra` cambiare.
LA STORIA
Come riporta Il Mattino, la mamma ha scritto a presidente della Regione Vincenzo De Luca: “Sono la mamma di un bambino disabile, al quale è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico e che da tre anni frequenta un centro di riabilitazione. Sono consapevole della situazione e delle misure drastiche adottate, però noi genitori di bambini disabili non possiamo vivere nell’incertezza sulla ripresa delle terapie, linfa vitale per loro. L’interruzione ha comportato una regressione, un aumento delle stereotipie”.
IL 2 APRILE GIORNATA MONDIALE DELL`AUTISMO
Il 2 aprile e`la giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo. Il simbolo di questa malattia è il colore blu. Intanto le mamme di tutta Italia si sono date appuntamento per cercare di uscire con un segno blu addosso, o un mantello blu sia per i genitori che per i figli. Un momento simbolico per porre i loro problemi all’attenzione pubblica, ricordando che in questo periodo i loro figli non hanno più l’assistenza domiciliare e neppure l’aiuto di educatori in casa.