Coronavirus, è possibile il sequestro dell’auto per chi circola senza un giustificato motivo violando il decreto anti-virus. L’avvocato Luca Procaccini, in una intervista rilasciata alla rivista Al Volante.it conferma che il sequestro dell’auto imposto dai giudici è possibile e ammesso: “E’ come cogliere sul fatto un ladro che ruba in casa con attrezzi da fabbro – spiega – In questo caso, quelli che sono ordinari strumenti da lavoro diventano strumenti per commettere un reato e quindi vengono sequestrati. Per analogia, se il magistrato ritiene che l’auto o la moto vengano utilizzati per commettere il reato, ne dispone il sequestro”.
La Procura della Repubblica di Parma è pronta a muoversi in questa direzione. Il Procuratore Alfonso d’Avino ha infatti inviato alcune direttive alle forze di polizia per l’interpretazione delle misure contenute nel decreto. Previsto, in caso di sequestro, la riconsegna del mezzo, auto o moto, al proprietario, che lo deve tenere in custodia.
Durante la prima settimana di controlli sono state 43mila le denunce effettuate dalle forze dell’ordine. Nel caso in cui una persona venga fermata e non presenti l’autocertificazione l’illecito penale è la violazione dell’articolo 650 del Codice Penale. Ovvero il mancato rispetto di un provvedimento dell’Autorità. Nel caso in cui la persona fermata compili un’autocertificazione con dichiarazioni false rischia, in più, anche una denuncia per falsità ideologica. Ovvero l’articolo 483 del Codice Penale.