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Coronavirus, la lettera di un’infermiera a Conte: “Non li voglio i 100 euro. Il mio lavoro vale molto di più”

Una lettera su Facebook al premier Conte da un’infermiera nella trincea della battaglia al coronavirus. Il rifiuto dei 100 euro di premio e il racconto di questi giorni difficili per chi deve, nelle corsie, affrontare l’emergenza.

“Buongiorno Signor Presidente Conte
Sono un’infermiera di 39 anni e attualmente lavoro presso il reparto covid positivi dell’Ospedale di Senigallia. Ho terminato da poco il turno della notte che ho trascorso con i miei pazienti purtroppo infettati da questo maledetto virus. Sa Signor Presidente Conte, ho letto la bozza del decreto emanata in questi giorni per far fronte a questa maxi emergenza e mi ha colpito molto la parte dei 100 euro di premio agli operatori sanitari, 100 euro esentasse. Sa Signor Presidente Conte, io ringrazio Lei e il Governo tutto ma vorrei dirle che io NON LI VOGLIO…..NO NO DAVVERO GRAZIE MILLE, MA NON LI VOGLIO.

Sa Signor Presidente Conte, i miei turni vanno dalle 7 alle 10 ore. Sa Signor Presidente Conte, nonostante la popolazione di Senigallia continui a portarci doni culinari per ringraziarci, io, durante i miei turni, NON BEVO E NON MANGIO perchè HO PAURA che con un solo gesto sbagliato e fatto in un piccolo momento di distrazione, io possa infettarmi e di conseguenza infettare altre persone di questa nazione. E allora ogni tanto ho un calo di zuccheri e di pressione, ma rimango comunque in piedi a fare il mio lavoro e non mollo.

Sa Signor Presidente Conte, io durante i miei turni NON VADO IN BAGNO perché HO PAURA che con un solo gesto sbagliato e fatto in un piccolo momento di distrazione causato da stanchezza lavorativa e mancanza di acqua e cibo, io possa infettarmi e di conseguenza infettare altre persone di questa nazione. E allora ogni tanto mi scappa qualche goccia di pipì e mi bagno gli slip ma rimango comunque in piedi a fare il mio lavoro e non mollo.