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Covid-19, dopo il calcio ferma anche l’NBA: Gobert positivo

La drastica ma necessaria scelta del commissioner Adam Silver di sospendere la "Regular Season"

Il Covid-19 sta mettendo in ginocchio l’intero mondo sportivo. Dopo il calcio, adesso è il turno del basket, con una notizia che ha inferto un colpo durissimo all’NBA, la lega sportiva più amata negli USA.

All’indomani della decisione di continuare il campionato a porte chiuse è piombata la notizia shock della positività al test del Covid-19 del giocatore Rudy Gobert, degli Utah Jazz.

Così Adam Silvercommissioner NBA dal 1º febbraio 2014, ha dovuto prendere la drastica ma inevitabile decisione di sospendere la “Regular Season NBA“. Lo scenario in cui questo accade è da ricondurre ai minuti d’esordio della sfida tra Utah e OKC, con tre gare NBA già disputate nella notte.

Il comunicato ufficiale NBA dichiara così che: “Un giocatore degli Utah Jazz è risultato positivo in modo preliminare al COVID-19. Il risultato del test è stato rivelato poco prima della palla a due tra Oklahoma City e Utah Jazz, alla Chesapeake Arena. A quel punto, la gara è stata cancellata. Il giocatore affetto dalla patologia non era nell’Arena. L’NBA sospende la stagione a conclusione delle partite della notte in calendario sino ad ulteriore aggiornamento. L’NBA utilizzerà questa pausa per valutare i prossimi passi da intraprendere in relazione alla pandemia Coronavirus“.

La regular season si sarebbe conclusa il prossimo 15 aprile, decretando l’inizio dei play-off a partire dal 18 aprile. Si tratta di uno stop forzato dai danni economici inimmaginabili per l’NBA. Ora non resta che capire come provare a concludere la stagione e, soprattutto, a come far disputare i play-off, vero grande punto di forza dell’NBA.

Nel frattempo è iniziata la quarantena per gli Utah Jazz e per le squadre che li hanno affrontati di recente.

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