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Modena, proteste in carcere per il coronavirus: morti tre detenuti

MODENA: SALE A TRE IL NUMERO DI VITTIME TRA I DETENUTI –

Sale a tre il numero dei detenuti morti nel carcere di Modena in seguito alle proteste che da questo pomeriggio si stanno verificando in diverse strutture italiane per le disposizioni contenute nel Dpcm sul CORONAVIRUS. Lo conferma all’Italpress Gennarino De Fazio di UilPa Polizia Penitenziaria. “E’ in corso una rivolta da oggi pomeriggio, i detenuti hanno in mano tutto l’interno dell’istituto, e la polizia penitenziaria e’ fuori per non farli evadere – racconta – Pian piano si e’ riusciti a sfollarne un centinaio per ridurre l’impatto complessivo, ma ora si stanno trovando i morti”. Le cause dei decessi sono da accertare, ma “si ipotizza che possano aver ingerito dei farmaci che hanno rubato in infermeria”.

“Poco fa abbiamo appreso della morte di un detenuto avvenuta oggi nel carcere di Modena durante le proteste. Non sappiamo cosa sia accaduto ma chiediamo che vi sia una inchiesta rapida. Temevamo che la tensione stesse crescendo negli istituti di pena e temevamo che ciò potesse portare a delle tragedie. Non sappiamo come sia avvenuta la morte, ma ogni episodio di questo tipo è sempre una tragedia”. Così Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. “Ribadiamo che, di fronte a una situazione eccezionale come quella che sta vivendo tutto il paese, va spiegato con calma ai detenuti cosa sta accadendo in riferimento alle limitazioni assunte per rispondere all’emergenza coronavirus.

Ribadiamo con ancora più urgenza e determinazione che bisogna assicurare loro – in assenza di colloqui visivo – il diritto a comunicare anche giornalmente, telefonando ai propri cari, anche tramite l’utilizzo di skype, nonché la possibilità di uscire in detenzione domiciliare. Vanno assunti tutti i provvedimenti necessari a ridurre la tensione”, conclude.

I FATTI A NAPOLI –

parenti dei detenuti che stanno protestando da ore all’interno del carcere di Poggioreale si sono recati all’esterno del penitenziario. In particolare è degna di nota la presenza di tante donne, presumibilmente legate da un punto di vista familiare ai reclusi.

Ingente lo schieramento di forze dell’ordine all’esterno del carcere. Da un pò di tempo anche un elicottero sta sorvolando la zona interessata. Ad un certo punto, dopo cori e urla da parte dei presenti, un gruppo di agenti della Polizia – in tenuta antisommossa – si è avvicinata al gruppo di manifestanti.

La protesta, sia all’interno che all’esterno, è contro le condizioni disumane di detenzione. Dalla sicurezza, al sovraffollamento, all’igiene, allo stop dei colloqui causato dall’emergenza del coronavirus. Sul posto si è anche recato il Garante per i detenuti della regione Campania Samuele Ciambriello.

Quest’ultimo ha dichiarato: “La protesta è rientrata. Sono andato in infermeria e ho trovato quattro agenti feriti e un detenuto contuso. Ho parlato con il Magistrato di sorveglianza ed ho proposto per i detenuti semiliberi di farli rientrare a casa. Sono diversi i provvedimenti che il Parlamento potrebbe prendere per diminuire l’emergenza sovraffollamento e conseguenti problemi di igiene e sicurezza. Le proteste nelle carceri stanno avvenendo in tutta Italia“.

I FATTI –

Èin corso una protesta dei detenuti all’interno del carcere di Poggioreale a Napoli. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, alcuni detenuti sarebbero saliti sui muri del ‘passeggio’, in una zona interna al penitenziario.

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La protesta e’ divampata per l’annunciata sospensione dei colloqui per contrastare il contagio da coronavirus. Intanto, dinanzi all’istituto vi sono decine di agenti di polizia e carabinieri e vigili del fuoco. Sul posto sono presenti anche alcuni familiari dei detenuti che anche loro protestano contro l’annunciata misura.