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Ugo Russo, il papà alla manifestazione per i carabinieri: “Loro ruolo insostituibile”

"Mio figlio deve andare via come un angelo non come un camorrista. Continuerò a vivere per aiutare i giovani di Napoli"

C’era anche Vincenzo, il padre di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso da un carabiniere libero dal servizio in seguito a un tentativo di rapina nella zona di Santa Lucia a Napoli, alla manifestazione di solidarietà nei confronti dei Carabinieri.

In particolare, nella notte successiva alla morte di Ugo, furono esplosi colpi di pistola davanti al comando provinciale dei Carabinieri in via Pastrengo. Vincenzo Russo ha detto di prendere le distanze da quanto accaduto chiedendo di separare nettamente i due episodi, la morte del figlio (“come famiglia vogliamo la verità“) e gli spari contro la sede del comando provinciale.

Senza le forze dell’ordine – dice Vincenzo Russosaremmo tutti prede e predatori, il loro ruolo è insostituibile“. La manifestazione è stata organizzata da un comitato di cittadini, presente, tra gli altri, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

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Quando è avvenuta la sparatoria fuori la caserma, io ero vicino a mio figlio. Ed è un gesto che va condannato. Mi sento di dire ai ragazzi che stanno in strada, agli amici di mio figlio, che io per loro ci sarò sempre. Mio figlio lo devono far andar via come un angelo non come un camorrista. Io porterò la memoria di Ugo a salvare i ragazzi di Napoli. Qualsiasi ragazzo che vuole un aiuto mi può contattare, vivrò per salvare questi giovani”, ha detto Vincenzo Russo.

IL SOTTOSEGRETARIO SIBILIA A NAPOLI: VIDEO –

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