Il Sottosegretario al Ministero degli Interni è stato in città per un incontro istituzionale
Massimo riserbo sulle indagini ma estremo impegno per fare giustizia. In sintesi è questo il messaggio che il Sottosegretario Carlo Sibilia ha voluto lanciare all’opinione pubblica. Il caso è quello di Ugo Russo, il 15enne ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsa a Napoli.
Ad ucciderlo è stato un carabiniere 23enne, bersaglio della giovane vittima e di un complice 17enne che volevano rapinare il militare. Prima dell’incontro con la stampa, nel cortile della Caserma Pastrengo, il vertice a porte chiuse sempre presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli.
Oltre a Sibilia hanno partecipato il Prefetto di Napoli Marco Valentini e il Generale dell’Arma Giuseppe La Gala. Il Sottosegretario ha ribadito che:
LEGGI ANCHE – Venerdì l’autopsia
“Quello che è accaduto è inaccettabile. Non entro nel merito delle indagini. Siamo di fronte ad una duplice tragedia sulla quale sarà fatta giustizia. Ma qui non siamo in guerra. Quindi nei confronti di chi ha sfasciato un pronto soccorso ed esploso dei colpi d’arma da fuoco all’esterno di questa caserma, ci sarà una forte azione dello Stato. Sono in atto anche iniziative volte al sociale. Con la Prefettura è stato varato il ‘Progetto Piter’ rivolto ai giovani e finanziato dal Ministero degli Interni e dalla Regione Campania. Napoli può vincere questa sfida con la cultura“.
LEGGI ANCHE – Dal Cardarelli al Pellegrini, la corsa in ospedale